Se è vero che farsi un’idea all’indomani della finale del più “attenzionato” talent show della nostra tv non è esattamente la circostanza migliore, possiamo dire che da X Factor 2014 quello che resta è davvero una gran voglia di attenzione da parte dei finalisti. Perché se questa è stata l’edizione dei record e del battage pubblicitario senza precedente, è anche vero che il merito deve essere diviso equamente tra giudici e aspiranti interpreti.
Ilaria, Mario, Madh e il vincitore Lorenzo Fragola parlano di arte e artisti e percorsi di crescita forse con un tantino di inconscia presunzione, ma evidentemente due mesi di talent rinchiusi in un loft milanese con l’approdo nel tempio della musica live italiana (il Forum di Assago) glielo fanno credere. Così come gli inseguimenti e gli urletti della calca che li acclama il giorno dopo la finale. Ma sopravviverà la musica?
ILARIA – Ha una personalità in via di definizione e l’atteggiamento più realista dei 4. “Voglio far conoscere la mia musica, è questo il mio obiettivo – ci ha detto alla sua prima uscita con la stampa – anche perché solo dopo averla diffusa potrò capire se piace o meno. Prima di entrare qui non facevo niente di speciale, andavo a scuola, tornavo a casa, cantavo e scrivevo. La musica è la musica per me e per questo ai casting quando Victoria e Mika non mi avevano inquadrato bene c’ero rimasta male. Ma ho capito che era necessario prima avere una visione mia personale e poi intraprendere questo percorso”. Ilaria ha inciso un EP che si chiama My Name, con cover di alta caratura come I’M On Fire e Giudizi Universali. “Ho lavorato con persone di altissimi livello e questo resterà. Come il ricordo di Fedez, un artista che non conoscevo, che è un amico per me e che mi ha fatto capire quanto è naturale poter rimanere se stessi”. E degli altri giudici cosa pensa? “Mika mi intimidiva non è semplicissimo, non si vedeva ma ci voleva davvero bene. E con poche parole ti fa scoprire un mondo. Morgan è un personaggio, anche pazzo ma in fondo una bellissima persona, non bisogna fermarsi alle apparenze per giudicarlo. Victoria è il vero motivo per il quale io sono arrivata fin qui. Senza di lei, il suo affetto e il suo gusto da vera intenditrice non sarei niente”.
MARIO – Il ragazzo sardo che ce l’ha fatta a dispetto di parecchi pronostici. Strano perfino sentirlo parlare di personalità dello spettacolo che sembrano lontano anni luce dal suo mondo: “Fedez è una persona semplice e umile che è diventato un fratello. Victoria è stata una grande sorpresa, ha sempre azzeccato le scelte per le canzoni da dare alle sue ragazze. Quello che stimo è Morgan perché ha una conoscenza enorme di tanti aspetti della cultura, cose che magari non si sono nemmeno viste totalmente in tv. Mika è stato invece l’elemento di precisione svizzera”. Le sue aspirazioni sono subito rivelate: “Non vedo l’ora di mettermi al lavoro a un disco tutto mio, lavorare per me è un grande passo in avanti”. Del suo recente passato ricorda gli amici che gli hanno permesso di fare musica, il Trioametà che continuano a sostenerlo. “Per il vincitore sono realmente contento e spero vada a Sanremo. Sarebbe una bella occasione per andarci anche noi a fare il tifo per lui. Ma non dimentichiamoci però che da oggi siamo impegnati anche ognuno per noi stessi”.
MADH – Il cantante col doppio taglio ha stupito e generato commenti discordanti con il suo inedito Sayonara. Una mistura di Urban ed elettronica che è in distonia con i soliti motivetti di facile presa. Se l’è scritta da solo e a quanto traspare, è un biglietto da visita per una personalità che riesce a imporsi anche con una comunicativa molto diretta. È l’interlocutore più a suo agio anche nei momenti di ressa del “Day after”. “Sono felicissimo di come è andata e per ora mi voglio concentrare sul mercato Italiano, anche se molto del repertorio che ho costruito finora guarda all’estero. Non credevo di arrivare in finale perché ho rischiato molto ma volevo essere me stesso”. Se dovesse essere difficile imporsi con la propria musica, ha un piano B? “Beh, come autore non mi dispiacerebbe è un bellissimo lavoro. Ho fatto già tante scelte nella mia vita. Dopo essermi diplomato in ragioneria turistica me ne sono andato ai Caraibi a fare il cameriere. Poi ho deciso di tornare perché ho capito che quello che mi interessava era la musica”.
Madh dice di essere stato convinto “di aver comunicato al pubblico la voglia di non piegarsi al volere degli altri e di aver fatto sempre quello in cui credevo. Anche se si aveva poco tempo per tante cose, specialmente nelle ultime due settimane, con Fedez abbiamo lavorato davvero tanto e soprattutto sulla fiducia. Ha sempre creduto in noi. Victoria è stata molto materna, ci portava il gelato, il cane, una vera bella persona. Mika e Morgan li ho percepiti lontani, Mika è molto in alto e non sai che approccio avere. Ma poi gli ultimi giorni ha preso tempo per stare con noi, si è capito che ci teneva proprio. Morgan mi è andato contro, lo so, ma leggevo nei suoi occhi che mi sosteneva”.
LORENZO FRAGOLA – Il vincitore dell’edizione 2014, per molti annunciato, è quello che ha impressionato tutti fin dall’inizio. È successo perché si è presentato con la sua chitarra e con pezzi che ha composta da solo, con poche certezze se non quelle legate all’autenticità della sua proposta. Lorenzo è uno che indubbiamente dovrà crescere ancora, con il suo timbro e universo musicale tra Brit Pop e James Blunt, ma che al pubblico già piace tanto. Il suo singolo, The Reason Why, per la prima volta da quando esiste X Factor in Italia, ha raggiunto la certificazione “oro” (15mila copie scaricate legalmente).
Lui dice di non essersi mai convinto di poter vincere: “Non me l’aspettavo ma ringrazio tutti nel programma, quelli che si vedono e le tante persone di grande professionalità dietro, che ti spingono a rimanere te stesso, a non farti travolgere. Prima di entrare non pensavo fosse così vero il talent show”.
Lorenzo viene da Catania (“un ambiente che ti spinge alla creazione del bello, perché è un paesaggio bellissimo”), e aveva già provato a entrare a X Factor l’anno scorso: “Un po’ la delusione c’era ma credo di non essere stato pronto. Non mi sono mai esibito in pubblico prima d’ora e si sentiva, mi tremavano gambe e voce. E anche quest’anno ho dovuto lottare molto per vincere queste insicurezze”.
Eliminato al primo ascolto un anno fa, ci ha riprovato ed è arrivato con The Reason Why, una canzone “che dedico a me stesso perché mi è venuta in maniera semplice, quasi da sola, senza pensare a nessuna persona”.
Ex trequartista e tifoso del Catania, Lorenzo oggi vive a Bologna dove frequenta il Dams. “Sicuramente qualcosa cambierà ma non so cosa. Non faccio progetti, mi piace Roma, passeggiare e respirare la maestosità. Mi piace anche Milano, il centro dell’industria musicale. Ma credo di voler sempre tornare a Catania ogni volta che avrò del tempo libero”. Sembra sereno e anche ben equipaggiato per affrontare il turbinio di eventi che lo aspettano nelle prime settimane dopo la vittoria: “Mi deriva dal fatto che non sono scappato dal Bronx o non ho avuto difficoltà in famiglia, credo. Mi sono sentito sempre sostenuto dai miei cari e non ho vissuto situazioni di disagio. Sanremo? Non so niente, ma se arriverà sono sicuro di rendere felici molte persone, anche solo per il fatto di esserci”.
Se si parla dei giudici, il vincitore sa essere diplomatico con quel pizzico di sincerità che gli deriva dalla sicurezza della sua posizione: “Morgan non l’ho conosciuto come persona, quindi posso dire solo cose positive in quanto giudice di grande conoscenza e cultura. Victoria è una bellissima persona. Mika ha la vita più impegnata di tutti, con i suoi programmi all’estero, il lavoro che fa con gli sponsor. Ma non ha fatto mai la diva, ha sempre cercato un contatto con noi. Un minuto di piano e voce con lui vale 10 minuti di palcoscenico diviso con altri”.
E del suo pigmaglione Fedez racconta: “Non è un tipo con cui si possono fare progetti, se capiterà di duettare sono sicuro che succederà in studio così, sul momento perché qualcosa lo colpisce. Apprezzo le persone vere come lui e per questo mi sento in difficoltà se mi dite che sono un teen idol. Anzi, va bene così a patto che non lo pensi io”.
Christian D’Antonio