Ritorna X Factor, questa volta su Sky. Ogni giovedì (e in replica il venerdì in chiaro su Cielo anche sul digitale terrestre, ma non ditelo a tutti) si sfideranno le 12 aspiranti popstar divise in 4 categorie: maschi under 24, donne under 24, over 25 e gruppi. La novità è che per un programma che va sulla pay tv, il televoto sarà gratis (sia con sms che su Facebook) e soprattutto i dirigenti di Murdoch son riusciti a strappare alla coppia Morgan-Simona Ventura un impegno a tornare ai vecchi fasti.
Si può avere già nostalgia del vecchio X Factor, nato in sordina solo nel 2008 e portato al successo proprio dai due volponi della tv con Mara Maionchi? A giudicare dall’attesa (e dalle spese che stanno attorno a questo ritorno) sì. E poi con Star Academy con cast da Sanremo che ha chiuso prematuramente c’è di che consolarsi. «Premieremo qualità e onestà perché la gente capisce» dice sibillina Simona Ventura che suggerisce al collega Facchinetti di «prendersi un attimo di riposo per ripensare a cosa sta facendo e con chi sta lavorando».
Ai piani alti di Sky non piace confrontare i due talent. «Siamo cose differenti, come confondere mele con le pere» dice il vice president della py tv Andrea Scrosati «e per noi contano molto di più le nicchie. Abbiamo Caccia e Pesca TV che ha 70mila abbonati fedelissimi. Noi pensiamo a chi ha delle grandi passioni e siamo sempre al lavoro per offrire agli appassionati un prodotto unico di cui andare orgogliosi. Li coccoliamo e non vogliamo perderci nei numeri della tv free». Un po’ mettere le mani avanti sugli ascolti. La Ventura punta al milione di contatti a puntata. Per fare un raffronto, con una campagna stampa senza precedenti, qualche anno fa Fiorello su Sky racimolava intorno ai 500mila spettatori.
Vero è che in queste settimane Sky in Italia ha tagliato il traguardo dei 5 milioni di abbonati, che in periodi di crisi non sono proprio pochi. Difficile credere che per quanto ben fatto (e dai trailer in stile cinematografico che lo precedono, il programma si capisce che è studiato da manuale) X Factor possa far impennare le quotazioni dello share di Sky.
Ma in tutte queste previsioni la novità, il vento di sperimentazione che ha portato la Ventura dalla Rai alla pay dov’è? Non si vedrà fino al suo prossimo programma. «Questo è un modo bellissimo di traghettare da questa parte con uno show in cui tanto ho creduto e che ho difeso con tutta me stessa» dice lei, che di edizioni ne ha fatte 2. Il fatto è che l’innovazione sta nelle risorse. La Rai non gradiva andare in onda con puntate “montate” delle audizioni e quindi non si facevano. Qui si possono fare e saranno dei veri e propri film. Come succede in Inghilterra. Anche da lì arriva l’idea di fare un dopofestival, “Extra-Factor” che segue ogni puntata del programma. Su una cosa ci differenziamo ancora dagli inglesi che hanno lanciato lo show in tutto il mondo: la lunghezza dei giudizi e le chiacchiere in studio, che sono l’anima distintiva della versione italiana.
Per il live dal Teatro della Luna a Milano, ci sono in programma ospiti eccezionali, uno straniero e uno italiano a puntata. E la musica che deve emergere dal talent? «Ci sono talenti più disparati, sono preparatissimi e spaziano dal cantautorato alle nuove tendenze» dice Morgan. Con lui in giuria, oltre Super Simo, Arisa rilanciata da una fortunata serie su La 7 con la Cabello («sono famosissima in questo momento») e Elio («il campione uscente»). A presentare il bravo Alessandro Cattelan, volto di Mtv che mitraglia ancor più velocemente di Facchinetti.
CHRISTIAN D’ANTONIO