Si sono riuniti nel 2009 (con un sold out memorabile a Milano) e ora tornano con un grande progetto di rilancio. Sono gli Spandau Ballet, gli inventori del New romantic movement che all’inizio degli anni 80 dilagò da Londra in tutto il mondo. Secondo gli studiosi di fenomeni sociali, sono stati loro gli ultimi alfieri di una moda che nasceva dal basso e non si piegava ai dettami dei trend imposti dai marchi internazionali. Cosa significa tutto questo nella musica? Che gli Spandau prima, e i Duran Duran poi, hanno portato in giro per il mondo uno stile di eleganza e disimpegno delle nuove generazioni inglesi che è stato adottato dagli adolescenti a ogni lato del globo in quel decennio. Un misto di influenze punk, glam e disco partivano dai vestiti e si riflettevano nella musica. Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica tempestiva, capace di raccontare il presente e di prevedere il futuro: da Communication a True, da Gold, a Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades.
Di quegli anni mitici ormai sta riaffiorando il meglio e il nascosto. E per gli Spandau questo ripescaggio significa portare alla luce documenti visivi (la civiltà dell’immagine ebbe il suo splendore proprio mentre loro facevano i tour internazionali) racchiusi in Soul Boys of the Western World, il film documentario già presentato in America e a Cannes. L’Italia con la Gran Bretagna è stato sempre il mercato più profittevole per la band di Islington. Il film è distribuito in Italia da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con Warner Music Italia e il Festival Internazionale del Film di Roma assieme ai media partner Radio DEEJAY, Radio Capital, MYmovies.it.
La vera notizia bomba è che al prossimo Festival Internazionale del Film di Roma SPANDAU BALLET – Il Film – Soul Boys of the Western World sarà proiettato eccezionalmente il 20 ottobre alla presenza della band.
Per tutti i fan che non potranno esserci, il 21 e il 22 ottobre il film sarà al cinema (elenco delle sale e prevendite aperte da giovedì 2 ottobre, dettagli su www.nexodigital.it).
L’opera è firmata da George Hencken per raccontare la storia di un gruppo di ragazzi della classe operaia di Londra che è stato capace di creare un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp vengono così raccontati, attraverso filmati personali e materiale recentemente riportato alla luce, in quello che è l’affresco emozionante, intenso e possente di un’intera epoca che ha fatto storia. Dal costume alla musica.
CHRISTIAN D’ANTONIO