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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

So Hate is: la tribute band “metal” che piace ai Duran Duran

redazione

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Lug 10, 2017
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Foto: press/So Hate Is

RioCarnival in passato ha dato ampio spazio, all’interno della sezione “fanzine“, a tutte le cover band dei Duran Duran presenti in Italia intervistando i singoli componenti. Nel 2016, è nata una nuova cover band – versione “metal”, abbiamo fatto qualche domanda ad alcuni dei componenti dei So Hate Is.

– Solitamente le tribute band dei vari artisti tendono a voler essere il più possibile somiglianti all’originale, con risultati talvolta davvero caricaturali. Voi, invece, pur presentandovi cover band dei Duran Duran, versione “metal” avete quel tocco di originalità che vi contraddistingue e che vi rende quasi alternativi. Come è nato questo progetto, che leggo essere recentissimo, da dove viene il nome “So Hate Is” e perché avete scelto un nome lontano dai Duran Duran?

Frank: “La band nasce poco più di un anno fa, da un’idea di Ivo. Siamo amici da sempre, ed erano anni e anni che gli girava in testa il progetto di realizzare una band del genere. Siamo tutti sia duraniani che metalheads, e doveva nascere qualcosa che accomunasse entrambe le passioni! In realtà non abbiamo mai pensato di diventare né una tribute band né una cover band. Ci sono diverse band degli anni ’80 che adoriamo oltre ai DD e abbiamo detto mille volte “pensa questo pezzo in versione metal”…e poi un giorno ci siamo messi all’opera! Siccome intendevamo omaggiare la musica degli 80’s, mi è venuto in mente un gioco di parole spiritoso, per rendere “cattivo” e “metallaro” la famosa espressione “SO 80’s”….. SO HATE IS suona uguale, ma a tutt’altro significato… ed è molto cattivo!”

Ivo: “Questo è un progetto che avevo in mente da una vita. Da tempo immemore volevo riarrangiare le canzoni dei DD in chiave metal ma ero impegnato con altre band e ho quindi posticipato il processo di creazione. Poco più di un anno fa ci siamo incontrati con Frank per un paio di birre e a fine serata abbiamo pensato fosse arrivato il momento giusto. Nel giro di 24 ore avevamo già la band completa e un paio di giorni dopo avevo già pronto il riarrangiamento di Notorious”.

– A voi le tribute band piacciono? Che ne pensate di quelle attualmente presenti nel mondo duraniano?

Frank: “Io sinceramente non ho mai apprezzato un granché le cover band, e non mi piacciono per niente le tribute band. Tentare di avvicinarsi il più possibile alle band originali, scimmiottando persino i loro movimenti sul palco e il loro aspetto, lo trovo di pessimo gusto. Ho invece sempre adorato i rifacimenti. Stravolgere un brano famoso, suonandolo in tutt’altra maniera, magari anche con strumenti diversi, e usando la propria personalità per dargli una via diversa. Coi SO HATE IS siamo rimasti abbastanza fedeli alla stesura originale dei brani dei DD. Lo scopo era soltanto quello di riascoltarli in versione metal. Non abbiamo però mai pensato di essere “simili” a loro: io canto in maniera molto diversa da Simon Le Bon, anche perché non mi permetterei mai di provare a imitarlo, anche per rispetto nei suoi confronti eheh! Abbiamo eliminato di proposito le tastiere, sostituendole con fraseggi di chitarra, e nell’insieme, abbiamo studiato il progetto su base hard rock/ heavy metal. In ogni caso, So Hate Is a parte, questo è un “giochetto” che io personalmente porto avanti da moltissimo tempo, sia da solo che con altri progetti musicali. Ho stravolto, sfasciato e ricomposto tantissimi brani che amo, dai Depeche Mode, agli U2, da George Michael ai The Cure”.

– Quante e quali versioni avete proposto delle canzoni dei Duran Duran? È già disponibile un album?

Ivo: “Abbiamo all’attivo due album (Big metal thing vol.1 e 2). La scaletta del primo è questa: Rio, Come undone, Big thing, Shadows on your side, Careless memories, Of crime and passion, Notorious, The wild boys. Quella del secondo è questa: I don’t want your love, New religion, Save a prayer, A view to a kill, The Reflex, Friends of mine, The seventh stranger, All she wants is”.

Frank: “Io oltre ad essere il cantante sono il produttore e il distributore di questi due album. La Secret Sound Records, in collaborazione con AUSR ltd. sono entrambe case discografiche in digitale delle quali faccio parte come socio. Mi è sembrata un’ottima idea lanciare sul mercato questa proposta, e infatti stanno arrivando ottimi risultati! Non è escluso che stamperemo presto i cd “fisici”, ci piacerebbe molto”.

– Da quanti e quali elementi è composta la vostra band:

Frank: “Francesco Ferreri, 37 anni di Monza. Adoro la musica, vivo di musica e tutta la mia vita ruota da sempre intorno ad essa! I due grandi amori sono stati e sono tutt’ora il metal e l’elettronica. Sono nato e cresciuto con questo “contrasto” nel cuore, e non ho mai smesso di adorare questi due generi. Ascolto comunque musica a 360’ e suono anche tanti generi diversi. Lavoro come produttore discografico e porto avanti molti progetti, che spaziano dall’ambient, all’Ebm, fino ad arrivare…ai So hate is! Ho collaborato in passato sempre con Ivo nei suoi Betoken , come cantante. Ho il progetto “EFFTER” nato a Berlino nel 2009 che porto tutt’ora avanti, e mille altre cose che bollono in pentola. 24 ore di musica al giorno non sono abbastanza!”

Ivo: “Io ho 42 anni, sono nato a Parma ma vivo a Monza. Ovviamente sono appassionato di musica e collaboro con altre band. In questo album suono una delle due chitarre. L’altro chitarrista è Michele De Ponti ,insegnante di musica. Insegnante di musica come lo è il nostro bassista Luca Tambu Frangione. Ed infine, alla batteria, troviamo Abe Masi”.

– Lavorate solo come cover band o proponete anche materiale vostro?

Ivo: Siamo nati esclusivamente per proporre pezzi pop degli anni 80 in chiave metal. Penso che mai registreremo un album di inediti. Per proporre musica originale abbiamo le nostre rispettive band.

– Programmi per il futuro? So che ci saranno dei live, dove vi esibirete?

Frank: “Come detto sopra, a questo punto la dimensione live è la nostra preoccupazione più importante e stiamo facendo in modo di realizzare la cosa in tempi brevi. Partiremo sicuramente “da casa”, da Milano e hinterland milanesi, dove abbiamo già preso contatti con gestori di locali ecc., ma le proposte sono dappertutto: Toscana, Abruzzo, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna! Sarebbe grandioso riuscire ad organizzare un piccolo tour”.

Ivo: Innanzitutto dobbiamo creare una band vera e propria perchè, purtroppo, non tutti i membri dei So Hate Is potranno esibirsi in giro per l’Italia. Stiamo proprio ora cercando musicisti che siano in grado di non far sentire la mancanza di quelli che hanno registrato i due nostri album. Non è facile perchè il tasso tecnico dei “defezionari” è parecchio alto.

– Avete mai pensato di proporre cover di altri artisti, e se si quali?

Frank: “Si certo. In realtà i So hate is sono nati con lo scopo di omaggiare una serie di band degli anni ’80, ma i Duran Duran avevano uno spazio troppo ampio nel nostro cuore! Torneremo comunque all’idea originale, e la prossima volta che entreremo in studio sarà per un lavoro un po’ più “misto”! In ogni caso, in occasione della scomparsa del cantante dei Dead or Alive, Pete Burns, abbiamo creato una versione metal della loro famosissima “you spin me round”, uscita lo scorso inverno su tutte le piattaforme digitali, e disponibile su youtube”.

Ivo: “Sì. Prima della futura uscita del “Volume 3” dedicato ancora ai DD la label dovrebbe rilasciare un EP con “Beat it” di Michael Jackson, “Message in a bottle” dei Police e “Strangelove” dei Depeche Mode. Penso che ci divertiremo ancora a lungo a rielaborare “vecchie” canzoni. Vecchie ma immortali. Ti ringraziamo per l’intervista e speriamo di vederci quando ci esibiremo sui palchi nazionali!”.

 

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