Giovane, bella e talentuosa, Simona Molinari sembra avere tutte le doti dalla sua parte. E infatti è famosa in Italia e all’estero, per il suo personalissimo incrocio di melodia italiana, sapore jazz e sensibilità pop. Ha partecipato con successo a Sanremo con La Felicità in coppia con Peter Cincotti, ha fatto parte della colonna sonora del film di Fabio De Luigi “Tiramisù” e ha scritto delle musiche per un film ancora in lavorazione.
Oggi l’abbiamo incontrata per farci raccontare tutto del suo nuovo progetto, “Maldamore”, che è un singolo che esce per Isola degli Artisti, preludio a un intero album.
Simona, perché Maldamore?
È una presa di coscienza, perché finora mi sono accorta di aver chiamato amore quello che in realtà era una sensazione di farfalle nello stomaco. Il video spiega meglio, perché è girato in un manicomio e si conclude con una bella liberazione.
Hai dimostrato molta sensibilità, quando hai rimandato il lancio per la morte di Fabrizio Frizzi.
Beh, io l’ho conosciuto per lavoro, è stato un personaggio popolare per tutti gli italiani e far uscire una canzone col video allegro nello stesso giorno della sua prematura scomparsa non mi sembrava appropriato.
Sei famosa all’estero e sei anche famosa tra il pubblico generalista italiano. Da cosa deriva questa popolarità?
Ho sempre convissuto con la mia parte pop e la mia fascinazione per il jazz, quindi credo che istintivamente quando creo musica sia un fatto naturale per me sintetizzare queste due sensibilità. È stato interessante vedere come l’italiano delle mie canzoni non costituisca un ostacolo. A Mosca, per esempio, cantavano tutti le canzoni, anche quelle che non sono state singoli qui in Italia, perché le radio le hanno passate nel corso degli anni.
Cosa ti aspetta ora?
Sto lavorando per lanciare il disco nuovo a fine maggio. Lo sto registrando all’Isola degli Artisti a Roma, i missaggi di Maldamore sono stati effettuati a New Orleans. Sarà un capitolo nuovo di cui sono molto orgogliosa.
Christian D’Antonio