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Sesso “Drago” e rock’n’roll

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DiChristian D'antonio

Nov 7, 2013

marco drago facciaSi chiama “una prigione grande quanto un paese” ed è il nuovo romanzo di Marco Drago, lo speaker radiofonico noto agli ascoltatori di Radio 24 per le memorabili serie di Kappa&Drago, il fun-infotainment che per anni ha animato la radio del Sole 24 Ore. Drago è ora firma di riviste patinate ma non dimentica il suo primo amore, la musica e i racconti. «Dopo circa 8 anni ho ricominciato a scrivere – ci dice presentando i libro che esce per Barbera Editore –  e non volevo fosse qualcosa di legato alla stretta attualità ma ai miei ricordi. Ho letto spesso college novel e mi sono sempre divertito. Spero che chi legge il libro si ritrovi in un passato che non è solo il mio».

La storia narra di un ragazzo italiano che negli anni dell’università, spinto da studi di lingua tedesca, decide di fare un viaggio in Germania. Ma siamo negli anni 80 e di Germanie ne esistevano due. Ovviamente il protagonista, che è Marco in prima persona, sceglie quella più misteriosa. Quella dell’est. «Sono partito filo-socialista e sono tornato che rimpiangevo il consumismo americano e pure Andreotti» dice lui ora, sostenendo che non ci sono legami con quello che pensa attualmente e la sua esperienza da ventenne. Ma a leggere lo spassoso racconto ci si accorge di quanto l’occidente sia stato mitizzato e agognato da nostri vicini di casa. E di motivi ne avevano: oltre “la cortina di ferro” non passava niente di come vivevano gli adolescenti di quegli anni. E il solo fatto di avere dietro le cassette di Morrisey e Cure poteva rendere un italiano un mito vivente. «Non voglio addentrarmi in analisi sociologiche – dice Drago – ma credo che sia una storia che valga la pena raccontare. Anche perché si tinge di giallo, quasi nero quando racconto del mio arresto. Un’esperienza che mi porto dietro ancora oggi». C’è un mondo così lontano oggi per gli adolescenti dell’era internet? «Non credo, forse solo chi va in Africa o in Far East riesce a rapportarsi con un modo di vivere così estremamente differente. Ma il bello era quello. A poche ore di aereo c’era davvero un altro mondo». Le avventure nel campus di studenti descritte nel libro sono comuni a tanti giovani che sperimentano la vita libera per la prima volta. Viene solo da essere grati a Drago di aver riportato nero su un bianco un solco, che anche nelle nostre coscienze globalizzate, pare non esserci più.

CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)