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“Nel contesto di un mercato musicale che recentemente ha registrato il sorpasso dello streaming sui download resta la questione sostenibilità: come possono gli autori e gli artisti ottenere un compenso adeguato all’epoca di YouTube, di Spotify e delle altre piattaforme globali? Grazie a Sharon potremo elaborare grandi volumi di dati in modo efficiente; gestire l’intera catena del valore e operare in modo veloce e flessibile, fornendo un servizio di prima classe ai nostri autori ed editori”, spiega Filippo Sugar, Presidente di SIAE.
Il progetto persegue gli obiettivi della Direttiva Barnier, che punta a definire norme comuni per la concessione di licenze multi-territoriali da parte delle collecting ai provider di servizi online.
“Sharon è una soluzione aperta che consentirà di identificare e misurare l’utilizzo online delle opere per la raccolta del diritto d’autore in tutto il mondo e da tutti i fornitori di servizi digitali. Sharon permetterà anche di creare un database open source basato su tecnologie avanzate per generare dai dati valore per i nostri associati”, aggiunge Jean Noël Tronc, CEO di SACEM, la Società degli Autori, Compositori ed Editori di Musica in Francia e la più importante a livello internazionale.
Sharon, che sarà operativo dall’inizio del 2017, sarà una piattaforma multi-company per essere aperta a potenziali nuovi clienti, utilizzando innovative tecnologie di big data management.
SACEM e SIAE, attraverso Armonia – il primo hub europeo per le licenze musicali online che hanno fondato con SGAE nel 2012 e che raggruppa 9 società di collecting europee – sono in prima linea per colmare il value gap, ossia lo squilibrio per cui i cosiddetti intermediari tecnici assorbono quasi per intero il valore prodotto dallo sfruttamento online dei contenuti creativi, mentre solo una frazione minima arriva all’industria che li produce.