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RENZO RUBINO, IN VIAGGIO CON POPPINS

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DiChristian D'antonio

Giu 3, 2013

DDG_0945È sulla scena nazionale da solo qualche mese ma Renzo Rubino, il cantante che a Sanremo si è imposto tra i giovani con Il Postino (Amami Uomo) è talmente sicuro di sé che affronta con la stessa disinvoltura il palco dell’Ariston e quello di piazza San Giovanni a Roma per il concertone del primo maggio. «Mi hanno contattato solo tre giorni prima della manifestazione per farmi esibire. Paura? Macchè, suonare è il mio mestiere. Magari era a Sanremo che si faceva altro, c’è la gara, il giudizio, il pubblico tv». Il giudizio è un capitolo della sua carriera a cui Rubino tiene molto, anche se dice di rimanere sempre ancorato ai suoi valori di scrittura. Che sono la verità e il divertimento: «Faccio sempre ascoltare le mie nuove canzoni a mia nonna o le persone che mi conoscono meglio. Ma in definitiva, le ascolto prima io e se non mi convincono le butto via. Nascono al piano, sento una melodia che si origina da sola e poi inizio a cantare un paio di parole chiave che danno senso a tutto il testo. Non mi sono impelagato in testi di attualità perché sfoglio i giornali o leggo libri, ma sicuramente non prendo influenze dirette. Voglio cantare solo quello che vive sulla mia pelle».

E di cose da dire, a modo suo e in un linguaggio diretto e a tratti scanzonato, Rubino ne ha parecchie. Lo dimostra sia su disco (è uscito Poppins, il suo primo album a febbraio) che nei live show, dove racconta le sue storie, facendo riemergere la passione mai sopita per il teatro. Per farli i complimenti si sono scomodati big dello spettacolo come i Negramaro e Fiorello. A Sanremo ha presentato una faccia inedita dell’amore tra due uomini, con una semplicità e autorevolezza da performer consumato. Katia Ricciarelli in un talk show lo ha elogiato per l’uso di un pezzo di cantato lirico all’interno della canzone. Il video che è in rotazione adesso, Pop (Renzo Rubino – Pop (Videoclip)) è stato girato tra gli studi salentini di Glamour Studio e Gruppo Editoriale Enotria, e la sede storica del Comune di Gallipoli, dove l’aula consiliare è stata trasformata nella sede del processo. Il video è promosso con il sostegno di Puglia Sounds. Il cantante si è voluto mettere sul banco degli imputati per aver commesso il grande reato della discografia moderna: non aver saputo confezionare un bel motivetto pop. Gli commentiamo le scene dicendo che a volte il concetto è raccontato in maniera persino cruenta: «In verità volevo che ci fosse anche del sangue, per far capire a cosa siamo sottoposti». Lui riesce a dire con la spavalderia dell’esordiente quello che parecchi colleghi pensano? «Credo di sì, tutti si saranno rivisti in quella situazione».

Il tour di Rubino per ora comprende queste date a cui se ne aggiungeranno altre (info: www.livenation.it)

22 giugno – Macerata – Musicultura

01 luglio – Palagonia (CT) – Piazza

19 luglio – Tavernelle (SI)

31 luglio – San Miniato – Festival Musicastrada

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)