Enzo Ghinazzi, conosciuto come “Pupo” propone un nuovo album, dal titolo piuttosto provocatorio: Porno contro Amore. Lo abbiamo incontrato a Milano, dove si è concesso alla stampa in una lunga intervista di Giuseppe Cruciani: “Dal 1975 a oggi tante cose son cambiate e il percorso che ho fatto per questo nuovo disco mi porta a ripensare alla Baby Records e i miei inizi, quando tutto cambiò nella discografia. Mediaticamente è stato molto più indagato il mio periodo del gioco d’azzardo, quando a 25 anni ero miliardario e dieci anni dopo non avevo più niente, mi avevano pignorato case e dischi d’oro”.
Una vita sofferta, quella del cantante, tra vizi e problematiche legate al gioco di azzardo, cercando una via di uscita nell’arte, che a distanza di 11 anni dal suo ultimo lavoro, porta Pupo a dichiarazioni shock: “La compulsività nel sesso non è da meno. La sofferenza è stata il filo conduttore della mia vita, ho sempre aspettato e mi sono abituato così e mi ha consentito di essere qui a raccontarvi il mio nuovo disco. Il disco Porno Contro Amore è un concept per dire che ce l’ho fatta e non solo per convinzione ma perché mi è successo qualcosa di diverso. Sono tornato a essere sessualmente equilibrato mi sono ricomprato tutto, sono un uomo risolto. Ma anche vigile. I miei demoni sono dentro e la sorpresa è dietro l’angolo. Il gioco e il sesso come dipendenza sono distruttivi e io sono l’esempio vivente che ci si può riuscire. Ho raccontato tante cose squallide che ho fatto in alcune interviste ma l’ho fatto e ora sono scheletri del passato. Io sono guarito. Questo disco è l’ultimo disco della mia vita ho chiuso con la produzione di nuove canzoni”.
Porno contro Amore sembra essere il disco della maturità e della redenzione: “Credo non sia possibile che dopo i sessant’anni tornino occasioni così vere. A livello di inediti non ci sarà null’altro finché sono in vita. Enzo Biagi su L’Espresso scrisse che avevo la faccia da salumiere e ero il principe della canzonetta di serie B. Sono umanamente diverso da quello che si pensa, anche culturalmente. Infatti per anni ho odiato Biagi. Oggi ho superato sono privo di sensi di colpa. Ho tirato fuori la parte arrogante di me non mi sono mai sentito inferiore a nessuno perché sono convinto di essere diverso e migliore di parecchi. È un po’ un delirio di potenza, deriva dal successo e dalla ricchezza ma questo mi ha salvato, faccio tante cose scrivo per QN per esempio, ho scritto tre libri e pochi lo riconosco. Ho una struttura morale da poter fare tanto ma il pregiudizio su di me non sarà mai estinto ma va bene così. Se Vasco cantasse Porno contro Amore sarebbe figo invece magari in realtà lui è un ragazzino a mio cospetto”.