- Christian D’Antonio
(MILANO – 14 marzo 2012) È stato come se gli anni 90 non fossero mai finiti. In una piccola location come la periferica Salumeria della Musica, di questi tempi (dopo la chiusura di Plastic e Rolling Stone) sempre più cool, Noel Gallagher, la metà pensante degli Oasis ha fatto uno show “segreto”. Per pochi intimi, 150 vincitori di un concorso radiofonico e tutta la Milano che ha fatto a gara per esserci. Si parlava di Del Piero (grande fan degli Oasis) ma noi abbiamo intravisto Ron e tanti trentenni col ciuffo alla Beatles.
In ogni caso il celebrity watching è durato poco perché Noel ha inaugurato il set acustico, accompagnato da chitarra e solo il tastierista Mike Rowe, in perfetto orario per la diretta web. È da qualche mese che il cantautore di Manchester si è lanciato in questa avventura dei secret gig e la dimensione no frills gli dona. Particolarmente dona luce nuova e suggestione al suo repertorio incredibile che va da Supersonic a Don’t Look Back In Anger fino all’ultima celebre perla If I Had A Gun che davvero non fa rimpiangere i tempi dell’exploit creativo di 15 anni fa.
Il rapporto diretto col pubblico servirà anche a scrollarsi di dosso la brutta nomea che ha. Scherza a monosillabi con le prime file, quando attacca Wonderwall dice “onestamente, meglio se la fate cantare a me”. E in 45 minuti spara una cartuccia dopo l’altra in una piacevole roulette temporale che sa di continuità, coerenza e grande sapienza. C’è da aspettarsi il botto il 5 luglio per la partecipazione all’Heniken Jammin Festival milanese.
CHRISTIAN D’ANTONIO