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NEK SFORNA FILIPPO NEVIANI, IL SUO NUOVO “PRIMO” ALBUM

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DiChristian D'antonio

Apr 16, 2013

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Dopo un’assenza di due anni (il suo best of era del 2010), Nek, nome d’arte di Filippo Neviani, esce con un disco di inediti molto personale che ha voluto chiamare con il suo nome di battesimo. «Sicuramente è il disco più sentito della mia carriera – ci ha detto alla presentazione – ed è anche quello più suonato come agli inizi, cioè senza synth e molta chitarra, basso e batteria. Suono tutto io, mi sto approcciando a un nuovo modo di eseguire la mia musica, è vero che mi sento più rock ora che negli anni 90». Con un rinnovamento nello stile di questa portata (tranquilli, però, nel registro melodico è sempre il Nek che conosciamo) sarà strano rifare dal vivo le vecchie hit. «I pezzi vecchi come In te, Cuore In Tempesta li faccio meno in concerto ma non perché sia irriconoscente verso quello che hanno rappresentato. È solo che con questa nuova veste si adattano di meno».

Il singolo in radio è Congiunzione astrale e l’artista emiliano ammette di essersi fatto consigliare su come scegliere l’apripista del suo undicesimo album. «Ho la fortuna di lavorare con amici veri alla Warner, un’etichetta che non ho mai lasciato. Così per il mercagto spagnolo, dove l’album viene pubblicato a maggio eprchè lì hanno empi molto lunghi di rotazione dei singoli, hanno scelto “La mitad de nada” , versione spagnola di “La metà di niente” cantata in duetto con Sergio Dalma».

Il disco è prodotto da Nek, Alfredo Cerruti e Dado Parisini e per Nek è un passo importante anche perché è il primo lavoro dopo una nascita e una morte: «Ho scritto 54 pezzi per mia figlia Beatrice e 32 per mio padre. Non è che per 50 volte ripeto i loro nomi, è solo che sento che l’ispirazione me l’hanno data loro. Con questa emozione che avevo da veicolare mi sono reso conto di essere fortunato a fare un mestiere che è anche la mia passione. E ora che mio padre non c’è più sono felice di dire che ho metabolizzato la sua dipartita anche grazie alla fede». Un rocker che torna al Dio cattolico è davvero molto italiano come passaggio. Ma Nek ci spiazza e dice: «Non ho vergogna a gridare la mia religiosità, a spiegare che mi sono riavvicinato alla fede con convinzione, gradualmente nell’ultimo periodo della mia vita. Non so perché ma in Italia c’è pudore a dire cose così mentre chi è credente dovrebbe andarne fiero».

Nel disco in effetti a tratti traspare il nuovo modus vivendi del cantante. Anzitutto un’attenzione per le cose semplici e naturali «che mi derivano dalla passione che ho per coltivare la terra, dai ricordi dei trattori che guidavo da piccolo». Poi c’è una riflessione sull’attuale periodo storico in “Hey Dio”; l’egoismo e la fragilità umana in “Soltanto te”; l’amore in “La metà di niente” e in “Uno come me”; il desiderio di emozioni in “Dammi di più”; la nascita di sua figlia in “Dentro l’anima” (che contiene il battito del suo cuore registrato con il telefono); l’amicizia in “Io no mai”; la separazione in “Verrà il tempo”; il rapporto con la figlia di sua moglie in “Il mondo tra le mani”; il destino in “Congiunzione Astrale”.

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Nek è in un buon periodo, ha abbracciato la online community (la sua pagina Facebook ha superato i 70.000 fan), lui che è nato artisticamente negli anni 90, esploso solo nel 1997 dopo vari tentativi con il tormentone del decennio, Laura non c’è. «Bisognerebbe insegnare ai ragazzi dei talent show la gavetta. In questo momento mi sembra di capire che solo The Voice è un po’ diverso dagli altri». E non è un caso che nella versione spagnola ha partecipato come assistente couch con Tiziano Ferro. Oggi, lui che ha iniziato a lavorare in un periodo ancora dorato per le vendite, può vantare oltre otto milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 22 anni di carriera e il riconoscimento di star internazionale, confermato dalla sua presenza nella top 10 degli artisti più seguiti su Spotify . «La cosa che più mi sorprende rispetto ai miei inizi è la quantità impressionante di proposte. La velocità del consumo musicale è incredibile, la tv sforna artisti in continuazione, ma il business ne risente. Le stesse case discografiche stanno comodamente ad aspettare di puntare su qualcuno che abbia già notorietà. Prima era l’opposto».

Per capire di che pasta è fatta la nuova versione di Nek, ecco le date degli instore.

il 18 aprile a Torino – (Stazione Porta Nuova – Ore 18.00); il 19 aprile a Verona – Feltrinelli ( Stazione Porta Nuova – Ore 18.00); il 23 aprile a Marcianise (CE) – Mondadori (Centro Commerciale Campania – Ore 18.00) , il 24 aprile a Roma – Feltrinelli ( Via Appia Nuova – Ore 18.00) e il 4 maggio a Modena – Grandemilia (Via Emilia Ovest 1480- Ore 17.00).
CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)