Petra Magoni e Ferruccio Spinetti si sono incontrati per la prima volta nel 2003. Petra cantava e Ferruccio era il contrabbassista degli Avion Travel (lo è stato dal 1990 fino al 2006). Appena si sono messi in testa di fare qualcosa in duo, fondando i Musica Nuda, con poca pubblicità e mezzi non faraonici sono piovuti prestigiosi riconoscimenti: la Targa Tenco 2006, miglior tour al Mei di Faenza, Les quatre clés de Télérama in Francia.
Ci siamo incuriositi e siccome i pezzi del nuovo disco Banda Larga hanno molto appeal, li abbiamo incontrati. E abbiamo scoperto che oltre alle 11 tracce inedite ci sono anche cover interessanti come Mirza di Nino Ferrer, Mon Amour di H. Salvador (in lingua francese) e Felicità di Lucio Dalla (in italiano). Nell’album, oltre a Magoni e Spinetti, i brani portano la firma di autori come: Pacifico, Max Casacci dei Subsonica, Pasquale Ziccardi, Carlo Marrale con un testo di Bruno Lauzi, Alessio Bonomo, Alfonso De Pietro, Al Jarreau, Sylvie Lewis, Luigi Salerno. Un pool di autentici talenti che ben si sposano col sapore vintage delle atmosfere dell’album, anche se stiamo parlando di raffinato jazz contemporaneo. «Con questo disco vogliamo festeggiare insieme a voi questi primi 10 anni e nell’occasione abbiamo pensato di metterci in ghingheri, di vestire a festa la musica. La nostra musica nuda è sempre qui, anche se sotto il vestito bello. Sta nell’approccio, nella sincerità e anche nella controtendenza».
Contro le tendenze soprattutto del mercato mainstream e delle esigenze imperanti al risparmio. Qui il duo si è fatto accompagnare da un’orchestra (quella da Camera delle Marche) e arrangiare minuziosamente da Daniele Di Gregorio che lavora con Paolo Conte. E con il maestro c’è più di un punto di contatto. Il duo è sulla buona strada per raggiungere la sua stessa sconfinata popolarità di cui gode oltralpe. E soprattutto un contatto c’è tra i tre artisti. «Ci siamo scritti delle desuete ma bellissime lettere a manoW, svelano. Petra sottolinea: «È un episodio magari ci metteremo a nudo di nuovo. La scelta è stata difficile perché con l’arrangiatore ci siamo costruiti una nuova veste. Anche per lui, Daniele, che da anni lavora con Paolo Conte, è stato un impegno perché noi abbiamo dei gusti molto precisi». Il risultato è uno showcase irresistibile della grande voce della cantante con la minimalizzazione del tappeto sonoro. Una versione dei Musica Nuda di gusto e raffinatezza che richiama a elementi più pop che nel loro passato. Come se i Matia Bazar di Marrale e Ruggiero si incontrassero oggi in un club jazz.
«Di solito ci impiegavano 20 giorni a far tutto, questa volta c’è voluto un anno», dicono fieri della loro creatura che farà felici gli amanti del genere, anche all’estero.
Se volete seguirli in tour, in posti anche molto insoliti, ecco il link
CHRISTIAN D’ANTONIO