I MINISTRI fanno il loro ingresso nella musica italiana nell’autunno del 2006, e non possono certo passare inosservati: il loro esordio autoprodotto I Soldi Sono Finiti è un’anomalia rock in un panorama dominato da hip hop e musica elettronica, e l’originale e ironica copertina (che contiene una vera moneta da un euro) fa parlare di loro oltre i confini della scena indipendente. A far girare il nome non solo le provocazioni e le tematiche non comuni: i loro live trascinanti conquistano tutti e attirano anche l’attenzione della Universal, che mette subito la band sotto contratto. È la volta quindi dell’ep La Piazza (che contiene la hit Diritto Al Tetto, nata dalla storia di un senzatetto costretto ai domiciliari sulla panchina di un parco) e nel 2009 di Tempi Bui, l’album che, trascinato da una title-track che omaggia Brecht e dal singolo Bevo, consacra a livello nazionale il trio milanese – che, tra le altre cose, suona per la prima volta in uno stadio (a Udine prima dei Coldplay) e viene chiamato per un featuring da Caparezza. Un anno più tardi pubblicano Fuori, che esplora nuovi territori sonori e ribadisce un percorso personalissimo – che li porterà in tv con Morgan e sui palchi accanto ai Foo Fighters. Il quarto capitolo in studio, Per Un Passato Migliore, è un ritorno alle loro radici più elettriche, e i singoli tratti dall’album – Comunque, Spingere e Una Palude – conquistano un pubblico crescente e li costringono a tour sempre più fitti, anche oltre i confini italiani. Nel 2015 pubblicano quello che è ad oggi il loro ultimo album, Cultura Generale – registrato in presa diretta a Berlino da Gordon Raphael (già produttore degli Strokes) – e partono per un nuovo tour che farà registrare il tutto esaurito nei superclub italiani. Nell’autunno del 2016 festeggiano il decennale del loro primo album con dodici concerti speciali e quindi scompaiono (dalle scene e dai social) per mettersi al lavoro sul uovo materiale.A proposito del tour, i Ministri affermano: «La tecnologia, nei dischi e nei concerti, sta dando possibilità incredibili a chiunque voglia far musica e dir la propria – ed è una cosa bellissima. Ma il fatto, com’è ancora per noi, di salire su un palco e sapere che tutto, ma veramente tutto quello che succederà, dipende solo dalle tue dita e dalla tua voce, sapere che dopo un attimo esisterà quello che un attimo prima non esisteva, e che nonostante i tuoi sforzi di controllarlo sarà sempre diverso da quello che avevi previsto, be’ questo non c’è tecnologia che lo possa restituire. Difatti si chiama anche, semplicemente, vita.»
Il disco è stato anticipato dal nuovo singolo “TRA LE VITE DEGLI ALTRI”, il cui video è visibile al link http://www.youtube.com/watch?v=WMNbUwfLLm8. Il brano è disponibile anche in tutti gli stores digitali (al link https://artistfirst.lnk.to/TraLeViteDegliAltri).
“TRA LE VITE DEGLI ALTRI” è il pezzo che apre il disco: parla di chi, per seguire i propri sogni, deve lasciare la via maestra nonostante le pressioni e la disapprovazione di chi ha attorno, nonostante – appunto – le vite degli altri.
Su Music First è possibile acquistare l’album al link http://musicfirst.it/it/560-ministri-fidatevi.
Il disco è stato anticipato anche dal primo omonimo singolo “Fidatevi”, il cui video è visibile al link www.youtube.com/watch?v=kYP5bgBu7BY. Un viaggio in cuffia nella notte di un’altra Milano, quella dei camion che dormono e dei ponti sul nulla, attraverso gli occhi scurissimi di Jacopo Farina.
Di seguito la tracklist di “FIDATEVI”: “Tra le vite degli altri”, “Fidatevi”, “Spettri”, “Crateri”, “Tienimi che ci perdiamo”, “Mentre fa giorno”, “Memoria”, “Usami”, “Un dio da scegliere”, “Due desideri su tre”, “Nella battaglia”, “Dimmi che cosa”.
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