Non è convinto delle assonanze con gli eroi del Brit Pop anni 90, ma Miles Kane è ben conscio di essere l’unico alfiere di quel genere oggi in Gran Bretagna. Con il suo secondo disco, Don’t Forget Who You Are ha fatto risvegliare l’interesse verso la chitarra “poppizzata” di tutte le seriose testate del settore Oltremanica.
Lo abbiamo incontrato per farci spiegare come vive l’interesse che lo circonda e quali sono i suoi progetti.
Come hai strutturato il disco?
Volevo fosse un album per fare festa e ho chiamano Ian Broudie che ha lavorato con grandi artisti nel passato. C’è anche Paul Weller che collabora insieme a me in due brani. Lo conosco da un po’ di tempo e non mi stancherò mai di ringraziarlo per questa amicizia preziosa, sempre in cerca di nuove cose da fare assieme. Non è un artista che vive nel passato sebbene sia sulla scena da parecchio.
Diciamo che quando tu sei nato nel 1986 lui era già una star internazionale!
Ma a me piacciono i miti del passato e del presente. Mia madre mi faceva sentire molte cose diverse, da TRex e David Bowie alla Motown e credo che sia stato molto influente sul modo di cantare. Io sento proprio il suono della dance quando canto. Poi quando avevo 8 anni ho iniziato ad amare gli Oasis.
Ti sembra strano ora vederti sui giornali in foto con Noel Gallagher?
Non ci penso, siamo amici ma non ci frequentiamo spesso, non siamo mai nella stessa città per molto tempo. Ma rispetto molto il suo status di icona rock.
Hai anche altre collaborazioni in programma?
Sì, con Alex Turner degli Arctic Monkeys, con cui mi vedo spesso e mi capita di fare dei concerti assieme. Mi piace condividere il palco con amici.
Cosa vuoi che emerga dal tuo disco?
Che ci sia divertimento ma anche attenzione a quello che scrivo. Non sono temi rivoluzionari, parlo di un amore che non è resistito al tempo, del giorno dopo che ti svegli con una donna accanto. Volevo che fossero tutte tematiche old school e il produttore mi ha aiutato a scrivere melodie il più orecchiabili possibile. Sono molto contento di essere un artista che porta musica inglese in giro per il mondo in questo momento, perché dagli anni 60 lo stile di Londra è sempre molto riconoscibile.
CHRISTIAN D’ANTONIO