Attraversare le sale di un Museo ed essere invasi dalle suggestioni e dalle testimonianze che raccontano la storia: quella storico-archeologica delle tracce materiali e immateriali della Preistoria, dell’Antichità e del Medioevo e quella contemporanea legata alla musica dagli anni ‘70 in poi nata nell’interessante contesto socio-culturale e urbanistico di Manchester, anche grazie a protagonisti come i Joy Division, i New Order, gli Smiths, immortalati dal fotografo Kevin Cummins. La mostra fotografica Kevin Cummins: Joy Division and Beyond, organizzata nell’ambito dell’ultima edizione del Medimex, a partire da giovedì 7 ottobre si arricchisce di una playlist disponibile su Spotify, il principale servizio di streaming musicale on demand mondiale, una selezione di brani scelti appositamente da Cesare Veronico, coordinatore artistico Puglia Sounds/Medimex, per accompagnare il visitatore del MArTA lungo il percorso della mostra. 20 brani che vanno dalla mitica “Atmosphere” dei Joy Division, fino a “Champagne Supernova” degli Oasis, passando per le tracce indimenticabili di Smiths, Happy Mondays, Stone Roses o New Order. Esperti o appassionati di musica o di archeologia si incontrano in uno spazio “nuovo” e forniscono anche spunti interessanti verso una nuova fruizione del valore culturale.
“La mostra “Kevin Cummins: Joy Division and Beyond è uno straordinario esempio del rapporto simbiotico che esiste tra musica e fotografia. Rappresenta un’importante testimonianza di un pezzo di storia musicale che ha segnato in maniera profonda la nostra cultura – il commento di Cesare Veronico, coordinatore artistico Puglia Sounds Medimex – ecco perché abbiamo deciso di associare alla mostra una playlist che accompagnerà i visitatori in un viaggio anche sonoro in questo eccezionale percorso”.
La playlist è disponibile a partire da giovedì 7 ottobre e sarà possibile ascoltare i brani in cuffia o auricolari nel museo, collegandosi direttamente alla pagina Spotify https://open.spotify.com/playlist/5S0DrzkvLUQuIQAPPrMWCJ?si=aaeae357048645b1&nd=1#login o al sito del Museo www.museotaranto.beniculturali.it.