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Marco Carta: “Dopo l’Isola non voglio perdere più tempo”

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DiChristian D'antonio

Mag 13, 2016
mcarta
foto: Christian D’Antonio

È un Marco Carta diverso quello appena rientrato in Italia dopo l’esperienza televisiva dell’Honduras all’Isola dei Famosi. Una scelta che aveva fatto discutere fan, addetti ai lavori e pubblico che però alla fine il cantante sardo dice di aver preso con coscienza: “Lo rifarei, soprattutto perché sono convinto di aver capito molte cose sulla vita e anche sulla tv. Non mi aspettavo di trovare così tanta solitudine. Ci sono degli aspetti del reality che avevo giudicato superficialmente. Ho imparato molto, come la lezione sul tempo: non voglio perdere tempo, la vita è una e voglio conoscere, uscire, godere dei miei affetti”.

Ora esce il suo nuovo album, “Come il mondo”, il 27 maggio, anticipato dal singolo “Non so più amare” in un tempismo perfetto.

Tutto studiato?

Devo essere sincero, sì, sono andato in tv perché avevo bisogno di visibilità che la tv non mi stava dando. Ho incontrato centinaia di persone in giro che mi dicevano ma come mai non torni in tv? E magari allo stesso tempo il mio disco Splendida Ossessione era arrivato a vincere il platino, ma se non hai visibilità pochi credono che tu sia ancora in attività.

E con le radio come va?

Ho sempre problemi perché mi hanno attaccato addosso la fastidiosa etichetta dei talent che altri artisti dopo di me non hanno avuto. Emma, Amoroso, The Kolors hanno tutti vinto Amici, le cose sono cambiate negli ultimi anni. Ma quando ho vinto io 8 anni fa, era indicibile. Spero che con questo nuovo singolo pian piano le cose cambieranno perché è una canzone che merita.

Ci sono delle osservazioni nei testi che sembrano uscite direttamente dall’Isola. Come ha fatto?

In effetti è vero, questo disco me lo sono costruito piano, e poi ho accelerato nell’ultimo periodo. Ma è stato fatto in due anni prima che partissi per il reality. Ci sono delle tematiche che mi sono sempre state a cuore e che ho esplorato anche nella mia esperienza tv. Come la lontananza dalla famiglia, non voglio sprecare più tempo a poltrire o dormire. Ogni giorno va assaporato. Ho promesso ai miei che anche per due giorni d’ora in poi tornerò a casa.

Che cosa vedi nel tuo futuro?

Voglio fare un radio tour per promuovere bene questo disco che per me è importante. Lo è ogni uscita che si fa in Italia, lo è per artisti più grossi di me, ogni disco è un capitolo a parte. E poi in estate farò giro per le radio, perché mi serve una presenza lì. E stiamo organizzando un tour per l’autunno, perché ultimamente sono stato più a Mediaset che con i miei discografici.

Una cosa che ti porti nel cuore dell’Honduras?

La povertà estrema e i sorrisi della gente. Noi abbiamo tutto e non ce ne rendiamo conto. Sono convinto di essere pronto a impegnarmi per progetti benefici. È stata un’esperienza molto forte.

Nel disco collabori con i tuoi autori. A quando il salto?

È il duro prezzo dell’interprete, dover fare l’attore quando si canta le cose altrui. Io le canzoni che ricevo se mi colpiscono a primo ascolto me le porto con me, per settimane e poi decido se inciderle. Se non mi convincono non vado avanti. È come interpretare una parte, ma te la devi sentir tua in qualche modo. Nel prossimo album sicuramente voglio scrivere in prima persona qualcosa sull’esperienza dell’Isola. Anche non parlandone direttamente, sentirete dei riferimenti.

Ti senti vittima di un pregiudizio nell’ambito della musica italiana?

Non posso dirlo perché non l’ho superato ancora. Anche se vedo che le cose stanno cambiando, forse vedendomi in tv più spesso le persone hanno avuto la possibilità di scoprire un lato più vero di me. Non si può forzare un cambiamento, ma ovviamente tutti sanno che io sono appassionato di questo mestiere e voglio farlo sempre con convinzione. Per questo c’ero rimasto male dopo l’esclusione a Sanremo di quest’anno. E per questo ho deciso di mettere dentro all’album il pezzo scartato al festival, ma per il momento non voglio dirti quale canzone è.

Christian D’Antonio

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)