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MACKLEMORE & RYAN LEWIS, IL RAP COME NON L’AVETE MAI SENTITO

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DiChristian D'antonio

Ott 13, 2013

riocarnival (1)Per certi versi, potrebbe essere il prosecutore dell’era-Eminem, o completamente il suo contrario. Certo è che il seguito in termini di boom e affetto del pubblico, che Macklemore con Ryan Lewis sta avendo nel nostro paese, ha pochi uguali nella storia recente della pop music.

Perché di pop music si tratta se Macklemore nella sua prima data italiana al forum di Assago (stracolmo) ha portato sul palco violinisti, trombettisti, dj e ballerini. È pop 2.0, forse, ma tutto l’immaginario che il rapper di Seattle porta in scena sembra prendere le distanze da quel mondo self-obsessed che Eminem rappresentava a perfezione nei primi anni 2000.

riocarnival (2)Anzitutto partiamo dall’impatto visivo: scenografia e proiezioni come produzioni di grande respiro tipo Muse, costumi di scena che più lontano dal mondo rap si può (skinny jeans e pellicce vintage). Macklemore non ostenta, è un’altra cosa rispetto al black artist che si mostra con modelle ai suoi amici del ghetto per dire “ce l’ho fatta”. Se ha un chiodo fisso, è l’eguaglianza, la pulizia (di corpo e mente), la ribellione, ma solo alle costrizioni e convenzioni, non al sistema in quanto tale. L’unico spunto irriverente lo ha fornito quando ha minacciato di non andarsene, visto le ovazioni ripetute della giovanissima audience: «Non possono decidere gli altri quando finisce la musica, lo decideremo noi». E il concetto è tornato anche quando ha improvvisato un rap sul cadersi-e-rialzarsi, la redenzione di chi sopravvive molto cara agli americani che vanno in rehab. Per introdurlo ha detto: «Non mi interessa se le improvvisazioni finiscono su youtube appena le faccio dal vivo, la musica è frutto dell’emozione del momento e odio tutti quelli che si preoccupano di finire in Rete senza controllo». Posizioni chiare, che provengono indubbiamente da un background che più indie non si può (oggi però il suo album The Heist è rappresentato da Warner). E rafforzate anche da un destino che ormai è segnato: Macklemore è l’artista hip hop più forte al mondo in questo momento e ha mezzo miliardo (avete letto bene!) di visualizzazioni del suo video Thrift Shop, lo spassoso racconto di come risparmiare in un negozio di abiti usati. In tempi di crisi globale, un’idea carina che conquista, indubbiamente. Come conquista anche lo spirito del nuovo singolo Same Love, in cui apertamente fa campagna sui diritti civili. Tutto questo per il rap world è davvero rivoluzionario.

CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)