ESCLUSIVO – Parla Luca Tommassini alla vigilia della finale di X FACTOR 9: Ho donato i visual ai Duran Duran. Madonna? La vorrei più teatrale
Non c’è dubbio sulla grandiosità dell’opera di Luca Tommassini a X Factor versione italiana. Sono anni che la trasmissione di Sky sta avendo attenzione internazionale grazie alle sue coreografie, scenografie e light design che accompagnano le esibizioni di concorrenti e ospiti. Alla vigilia della finale su SKY UNO del 10 dicembre 2015, lo abbiamo incontrato per farci svelare il segreto della sua creatività.
Che show vedremo per la finale 2015?
È il più grande palco mai portato al Forum di Assago e credo che ci sia anche la maggior quantità di laser mai usata in uno spettacolo di questo tipo. La macchina è grande, la disposizione degli stage è pensata per occupare quasi tutta la platea e per far vivere al pubblico i protagonisti da vicino.
Che differenza c’è con gli altri anni?
Sono partito dicendo che avrei utilizzato più colore, pensando all’alba e al tramonto. Ora posso dire che grazie alla tecnologia che Sky ci ha messo a disposizione possiamo giocare ancora di più sui colori, che sono sempre molto difficili da utilizzare dal vivo in tv perché se non sono di qualità non si vedono bene.
I Coldplay che faranno?
Sarà un evento, perché non vengono spesso in trasmissioni tv e canteranno due pezzi. Sarà una base con voci dal vivo. Abbiamo fatto uno sforzo per rispettare il loro mastodontico impianto audio che arriva dall’estero.
E le altre performance?
I duetti con Cesare Cremonini saranno davvero unici, li abbiamo provati e i finalisti sono tutti entusiasti.
Come riutilizzate le costose scene?
Compriamo un toto di legno, ferro, luci, gli scatoloni di imballaggio, la plastica…tutto viene utilizzato e rimontato siamo il primo studio al mondo eco-friendly e ne siamo orgogliosi.
So che da questa esperienza in tv per te sono nate un sacco di collaborazioni..
Sì e mi dispiace non fare tutto perché sono impegnato qui ma le accetto e mi fa piacere. Skin mi ha chiesto di dirigere il prossimo video. I Duran Duran sono rimasti impressionati dai visual che ho fatto per la loro partecipazione a ottobre su Pressure Off. Solitamente gli artisti arrivano con le loro proiezioni, poi vengono qui e vogliono quelle che facciamo noi.
Con i Duran ci sarà un seguito?
Qualche giorno dopo la loro performance a X Factor sono andati a vederli in Duomo a Milano e Simon Le Bon mi ha detto che quella era stata la loro miglior partecipazione dal vivo in una televisione nella loro carriera. Mi hanno chiesto di collaborare al loro tour ma è già partito e io sono a Milano. Quindi gli abbiamo regalato il video che abbiamo fatto di Pressure Off sul loro montato ed è il video che si vede nel loro tour.
Pensi di voler curare un loro tour?
A me piace proprio questo contatto col mondo della musica, quando non faccio X Factor è quello il mio lavoro, quindi se si presenterà l’occasione mi piacerebbe molto.
Lo rifaresti anche con Madonna?
Vorrei che fosse più teatrale, vorrei una Madonna col sudore, più Madonna dal vivo e meno ballerini e tecnologia. È vero che il mondo è cambiato, quando sono andato in tour con lei eravamo in 8 ballerini, ora ne ha 40.
Cosa le prepareresti?
Vorrei venisse fuori la sua parte teatrale, l’intimità che ne uscirebbe fuori non sarebbe più adatta agli stadi, che secondo me appartengono agli anni 80, forse 90 per star larghi. Rimane l’artista più libera al mondo in questo momento ma devo confessare che mi manca la Madonna rivoluzionaria di un tempo, diciamo che gli show oggi li vedo ma mi aspetto già quello che fa.