Due serate intense nei giorni scorsi ad alto tasso di creatività al Rovereto House & Lab di Milano per celebrare la ‘musica indipendente’.
Nel quartiere di “NoLo”, acronimo di North Loreto, ci sono nuovi fermenti culturali autonomi e apolitici che animano la zona con iniziative di vario tipo. Un gruppo di giovani abitanti, con professionalità diverse ed affermate nel settore del music business: discografici, giornalisti e speaker radiofonici, si sono riuniti per organizzare la prima edizione di un contest musicale che farà molta strada: “SanNolo – Festival semiserio della canzone a Nolo”, rivolto ad artisti e band emergenti. Organizzato con poche risorse e senza sponsor o sostegno istituzionale, il festival presentato da Riccardo Poli di Radio24, camaleontico organizzatore della manifestazione, ha visto esibirsi 12 nuove proposte su 55 demo inedite pervenute ed una giuria di altissima qualità a selezionarli: Christian D’Antonio (redattore di RioCarnival e direttore di The Way Magazine), Graziano Ostuni, Fabio Marelli, Riccardo Poli e Petra Loreggian.
E’ stata la Musica la vera protagonista di tutto il concorso musicale, dalle selezioni alle serate conclusive della manifestazione, che si è svolta a Rovereto nei giorni 8, 9 e 10 marzo. Vincitrice di questa edizione Rovyna Riot con il brano originale: “E invece no (fatemi un TSO)”, una performer drag che si autodefinisce “semiseria, semifredda e semipermanente”. All’indomani della vittoria, Rovyna pubblica anche le sue impressioni nel blog: https://rovynanomenomen.wordpress.com/2017/03/14/einvecerovyna/
Con la sua esibizione, dopo aver minacciato furti nel quartiere in caso di ‘non vittoria’, ha stregato il pubblico, la giuria popolare e la giuria di qualità. Ha vinto anche il premio speciale ‘Pop-Up’ e si è aggiudicata il gradino più alto del podio della prima edizione del festival (semiserio) della canzone a NoLo”.
Di lei i giurati hanno detto: “Rovyna è il trionfo della distonia tra personaggio e canzone. Non è solo una drag. La sua canzone non si leva dalla testa nonostante parli di sconfitte e disagio” il commento di Christian d’Antonio. “La vittoria di Rovyna rappresenta NoLo, lo stile della nostra comunità” afferma invece Graziano Ostuni.
Secondo posto per Gabriele Muselli, giovanissimo cantautore che ha presentato “Fade”, brano elettronico manifesto millenials.
Di lui Petra Loreggian dice: “Fade è il mio brano preferito, il ragazzo è giovane e ce la farà”.
Terzo posto per Marte (Martina e Astolfo), giovane coppia che con l’ironica “Ottobre” ha rappresentato le allergie dei nostri tempi.
“I tre vincitori sono l’uno diverso dall’altro e rappresentano la diversità del quartiere: il giovane di belle speranze, la drag e le relazioni a distanza. Questi tre vincitori non sarebbero venuti fuori da un’altra rassegna, il che dimostra la peculiarità di SanNolo”, continua Christian D’Antonio.
I numeri parlano chiaro: “un’idea partita da un gruppo di amici davanti a una birra è esplosa tra le mani. Grazie al tempo clemente e in barba allo sciopero dei mezzi e sfidando Juve-Milan, abbiamo calcolato che nelle due serate hanno assistito allo spettacolo quasi 500 persone e grazie alla diretta streaming in gruppi di ascolto sparsi nel quartiere (bar Varisco, Ci vuole un drink, Ghe pensi mi, Il tempio d’oro e L’osteria alla Stazione) tutta NoLo ha partecipato a questa prima edizione”.
Petra Loreggian non ha dubbi sulla riuscita della manifestazione: “un gruppo di quartiere è diventato una squadra di lavoro. La passione e l’impegno hanno creato un evento da far invidia a Sanremo”. Ed in confidenza, ci ha detto: “sono stata benissimo, spero l’anno prossimo di essere parte dei vostri”.
Appuntamento al prossimo anno, allora, con il festival semiserio e meglio organizzato di Milano che fa decisamente invidia a contest di grido. Seguite tutti gli aggiornamenti alla Pagina Facebook del ‘SanNoLo – Festival (semiserio) della canzone a NoLo’: https://www.facebook.com/festivalsannolo/
Le foto di questa edizione sono sulla pagina Fb dell’evento e su quella di The Way Magazine cliccando su questo link (foto di Stefano Corrada).
Luana Salvatore