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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

KASABIAN – VELOCIRAPTOR! IN ITALIA

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DiChristian D'antonio

Ott 10, 2011

Al terzo disco i Kasabian, il gruppo rock più apprezzato in questo momento in Inghilterra, fanno davvero centro e si piazzano al numero uno nelle charts europee (new entry al 25° in Italia). Il disco è Velociraptor! ed è stato registrato a Leicester e mixato a San Francisco, scritto e prodotto da Sergio Pizzorno, il chitarrista e seconda voce della band, di origini liguri. Cosa c’è in questo blockbuster immediato che sta facendo impallidire i rimpianti per gli Oasis? Anzitutto l’album appare come un compendio di rock moderno sapientemente miscelato a elementi dal sapore retrò, denso di riferimenti al rock inglese che l’ha preceduto (c’è una radice Brit Pop, ma anche echi di glam e Beatles) ed è anche interessante dal punto di vista lirico. Un pezzo sul culto della celebrità (La Fee Verte), l’intimismo (Days Are Forgotten) sino alla distruttività di certe storie d’amore (la ninnananna rock’n’roll Goodbye Kiss). «Il velociraptor era l’unico dinosauro in grado di sconfiggereil Tyrannosaurus Rex», spiega il chitarrista e compositore della band Serge Pizzorno. «Ci riusciva cacciando in branco e stando sempre insieme ai suoi simili. Quando incontrai Tom (Meighan, il cantante del gruppo) per la prima volta, mi disse che se mai avesse avuto una band l’avrebbe chiamata i Velociraptors. Oggi è sembrato il momento giusto per usare quel nome, perché siamo sempre lo stesso gruppo di amici fraterni che eravamo quando abbiamo cominciato. E dopo l’ultimo disco volevamo un titolo che fosse immediato e aggressivo». Pizzorno alla chitarra dice Che il cantante Tom Meighan ha fatto per il cd le sue performance migliori: «Le voci sono incredibili e l’orchestra con 20 elementi è la cosa che distingue questo disco più di tutte. Ci siamo conosciuti quando avevamo 12 anni ed è incredibile fare questo viaggio assieme. Nella nostra scuola, se suonavi la chitarra venivi picchiato perché ti consideravano un effeminato. Poi sono arrivati gli Oasis e improvvisamente suonare la chitarra era una cosa cool». Con un occhio ai compagni che li lanciarono in tour qualche anno fa («Liam però non lo sentiamo da tempo» dicono) i Kasabian ora sono pronti alla conquista del pubblico italiano. Dopo un passaggio a Bologna per I-D Festival a settembre, sono attesi a Milano all’Alcatraz il 20 novembre. CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)