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JOHN NEWMAN, UN POP IDOL CON ANIMA SOUL

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DiChristian D'antonio

Nov 13, 2013

jnewman

Se il suo grido (che in Italia è il tormentone del momento) su Love Me Again vi rimanda a echi di liberazione o sfoghi per troppo tempo sopiti, non vi state sbagliando. John Newman, il cantautore britannico che si è fatto conoscere con un pop soul farcito di elettronica e melodia, è uno che a 23 anni già può dire di avercela fatta sotto molti aspetti. «Sono arrivato alla musica in un periodo molto difficile della mia vita – dice presentando il primo album Tribute a Milano, all’indomani della sua partecipazione a X Factor – e componevo canzoni per esprimere la mia tristezza per la perdita di amici cari. Poi quando ho esordito con i Rudimental in Inghilterra, ho avuto un problema grosso di salute.

Ricordo che la prima volta che doveva passare il primo singolo Feel The Love a Radio 1 ero con la mia ragazza dell’epoca ad aspettare un colloquio con il chirurgo che mi doveva operare per un tumore al cervello». Oggi è qui ed è un sano soul boy di due metri, vestito con abiti che si disegna da solo, con uno stile impeccabile, quasi una versione 2.0 di Rick Astley meno poppizzato. Ed è anche catapultato nello showbusiness internazionale. Il singolo Love Me Again è in tutte le classifiche europee, è platino in Italia (che vuol dire 30mila copie digitali vendute grazie anche all’utilizzo del pezzo in una campagna della Mercedes). Nell’album ci sono altri picchi, come Goodnight Goodbye e il nuovo singolo Cheating.

Bisogna davvero entrare nel suo mondo per apprezzarlo in pienezza, anche perché Newman sembra scrivere quasi esclusivamente di se stesso. Ma lui dice che in verità non aveva mai pensato a fare il performer di professione: «Volevo prima di tutto essere un buon autore e non pensavo che la mia voce si adattasse al modo di cantare che hanno i professionisti. Poi è cambiata, beh ancora non so se è giusta! Ma per entrare nel mondo dei professionisti mi sono iscritto al college di Leeds proprio per imparare a utilizzarla. Oggi che ho un repertorio abbastanza solido mio, non voglio nemmeno fare cover degli altri. Ho raggiunto una sicurezza tale da poter mettermi in prima persona su un palco e cantare come voglio». Una sicurezza che gli può anche far dire di evitare duetti con altri nomi più affermati in questo momento: «non voglio vere Emeli Sandé accanto per poi essere etichettato come quello che ha fatto il duetto con lei». Il nome non è buttato a caso: la Sandé è la più grande soul sensation degli ultimi anni che è venuta fuori dalla Gran Bretagna e Newman potrebbe davvero essere il prossimo.

A vederlo all’incontro con i media, non sembra però che sia del tutto a suo agio con l’attenzione che gli è piombata addosso dopo soli 3 anni di militanza nell’industria. «Bisogna essere molto cauti con la questione delle celebrità perché non voglio diventare un personaggio che va in tv a parlare di fama. La musica dura una vita, un profilo da vip può finire nell’arco di un giorno».
CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)