• 13/11/2024 1:11 AM

testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

“Itfat la sacerdotessa”, il nuovo libro di Vadim Zeland è un romanzo che potrebbe diventare un film

Luana Salvatore

DiLuana Salvatore

Dic 9, 2021
la-sacerdotessa-itfat
Foto di OM Edizioni, la copertina del libro ITFAT

La sacerdotessa Itfat” è il nuovo libro e prima opera narrativa di Vadim Zeland, autore della saga sul “Reality Transurfing”, nonché il terzo volume della trilogia di “Tafti la sacerdotessa” quella che è stata definita: “la versione evoluta del Transurfing”. La trilogia di Tafti si compone di tre volumi: “Tafti la sacerdotessa” (2019); “Cosa non ha detto Tafti” (2020) e “La sacerdotessa Itfat”, tradotti da Vera Giovanna Bani e pubblicati in lingua italiana da Om Edizioni (https://www.omedizioni.it/). I manoscritti dei due libri, Tafti ed Itfat, risalgono entrambi al 2017, come spiega Vera Bani in una nota a margine del libro “La sacerdotessa Itfat”, la pubblicazione di questi volumi è stata fortemente incoraggiata da alcuni lettori italiani che da sempre costituiscono una delle community internazionali più attive dedicate al Transurfing. I due libri sono stati pubblicati in Russia nel 2018 e hanno suscitato un certo clamore, anche grazie ad alcuni video molto cinematografici imperniati sull’originale figura di Tafti, interpretata sullo schermo dalla russa Tatiana Samarina, presidentessa del Transerfing Centre di Mosca. Il personaggio di Tafti ha catturato a tal punto il pubblico a livello internazionale che sono nate anche delle imitazioni. “La sacerdotessa Itfat” è un’opera di fiction che racconta le avventure in una meta-realtà di due personaggi fantastici: Itfat, una sacerdotessa che viene da lontano nel tempo e nello spazio, e Matilda, un personaggio più realistico, vivace e molto divertente.

Nel loro viaggio nel “mondo duale”, ossia fatto di realtà fisica e meta fisica, le due amiche incontrano diversi e bizzarri personaggi ed esplorano il mondo fantastico della realtà come in un film di fantascienza o una tv serie, di quelle che si vedono su Netflix. Di fatti, questa opera prima di narrativa suggerisce una futura incarnazione cinematografica dei personaggi e Vadim Zeland stesso ha già anticipato sul suo sito (https://zelands.com/) che sarà realizzato un film sul Transurfing al quale lui ed i suoi collaboratori in Russia sembra che stiano già lavorando.

Vadim Zeland non ha rilasciato interviste in merito a queste ultime sue pubblicazioni, ma Vera Bani ha egregiamente raccontato il “dietro le quinte” sulla traduzione e sul significato profondo che questo ultimo lavoro rappresenta, nel libro Itfat:

“Ebbene – commenta Vera Bani nella sua nota a margine del romanzo – non so quanto realmente sia atteso questo testo ma mi permetto di prevedere che non deluderà il lettore cosi come, in fin dei conti, non ha deluso me, non foss’altro perche i suoi contenuti fantasmagorici e satirici, inventati in epoca pre-COVID, appaiono a tal punto estremamente attuali da imporre un confronto con alcuni tragicomici eventi di cui siamo testimoni oggi … Non deluderanno nemmeno le battute finali:  “…pensavamo che fosse tutto finito.– No, a quanto pare questo e solo l’inizio.”a patto che in esse non si vogliano cogliere toni di rassegnazione ma un invito al movimento in chiave ottimistica, propulsiva e costruttiva. In ragione di ciò ritengo che Vadim meriti di essere ringraziato anche per questa sua azzardata opera prima, che se in principio ha messo a dura prova la mia pazienza ha finito poi per rivelare un contenuto che mi auguro possa offrire ispirazione e godimento ai lettori cosi come li ha offerti a me. Buona lettura!”

Il libro “La sacerdotessa Itfat” è distribuito ora on line e sarà disponibile in tutti gli store specializzati a partire dal 19 dicembre, al momento sul sito della casa editrice Om Edizioni è ordinabile ad un prezzo scontato (https://www.omedizioni.it/la-sacerdotessa-itfat.html).

Luana Salvatore

Luana Salvatore

giornalista pubblicista, è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine dal 2010, nonchè co-fondatrice della omonima fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Ha fatto parte dell'Academy MEDIMEX (la giuria per i premi delle produzioni musicali italiane, equivalente dei Brit Awards) e collaborato con alcune testate giornalistiche musicali, tra cui Rolling Stone Italia. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it