Luca Chikovani a Roma non conosceva molto dell’ambiente musicale a 16 anni. Era arrivato nella capitale con la mamma solo 10 anni prima, dalla Georgia, certamente non un posto riconosciuto come mecca della musica mondiale. Eppure, con la curiosità e la testardaggine, è riuscito a farsi notare come artista emergente da due produttori incontrati per caso, in un negozio che era l’accesso al Memphis Recording Studio, quello di Roberto Sterpetti ed Enrico Scutti, due personaggi chiave della scena pop romana. “Facevo delle cover con la webcam e le caricavo su YouTube ma già allora non ero soddisfatto della qualità e volevo incidere in un vero studio”, ci dice Luca pensando ai suoi inizi. Ora sembrano lontani, visto che Start, il suo debutto discografico, appena uscito è andato al numero due di iTunes Italia.
L’album, tutto in lingua inglese, contiene brani inediti scritti – testo e musica – da Luca come “New Generation Kids”, singolo accompagnato dal video https://youtu.be/hkfwwNPZ0DY, “Lady Brown Eyes”, “On My own”, “Get Away”, “R U Crazy” e “Let it Go” e la cover del successo di Justin Bieber “Love Yourself” il cui videoclip ha raggiunto in pochi giorni quota 281.000 visualizzazioni (https://youtu.be/wyy2x8EkFDA).”Ho iniziato ad appassionarmi alla musica attraverso Disney Channel e ho scoperto che da giovani altri artisti caricavano video in maniera indipendente e ho pensato: le mie cover possono funzionare, come Justin Bieber e One Direction”.
Luca è cresciuto col mito dell’Italia: “In Georgia nel Caucaso tutti amano l’Italia, per il calcio e il canto, c’è molto amore per il Festival di Sanremo per esempio. E ora per me pensare di poterci andare con la mia musica è un altro sogno che si aggiunge alla lista dei desideri”.
Luca da teen-ager non aveva possibilità di prendere lezioni di canto o chitarra e l’ha fatto dal web: “Ho iniziato ad accostarmi al basso, chitarra, piano ma poi ho scelto la chitarra perché è più comodo, te la porti dietro, la tiri fuori con gli amici”.
Oggi vive a Milano e studia comunicazione media e pubblicità: “Sto studiando, vero, e ho vinto una borsa di studio a Milano. L’ultima tappa di tanti viaggi: mi sono trasferito dalla Georgia all’Argentina a Roma e ogni volta ricomincio da zero. Ora mi trovo molto bene qui, è come Hollywood in America, la città dove riesci a fare le cose”.
Questo mestiere gli ha dato tutto, soprattutto la possibilità del contatto diretto, che non è scontato per chi ha iniziato dal web: “La sorpresa di vedere le persone e avere il feedback dal vivo è impareggiabile. Sul web si sentono molto liberi di dirti quello che ti piace e quello che non ti piace, ci si sente amici. Per fortuna nel mio caso non ci sono mai state esagerazioni e tutto fila liscio”.
Nel disco Start che è nato quando aveva 19 anni (ora ne ha 22) ha subito delle variazioni nella tracklist iniziale che Luca aveva in mente: “C’è stato uno studio e ogni volta che imparavo qualcosa di nuovo poi cambiavo le canzoni. Ho poi inserito delle cover di personaggi che mi piacciono. New Generation Kids è un pensiero rivolto a chi come me faceva le cose da adolescente diverso dagli altri. Mi prendete in giro e non credete in quello che faccio? Vi farò vedere cosa si può fare quando ci si crede davvero”.
L’instore tour:
22 luglio BRESCIA
23 luglio TORINO e GENOVA
25 luglio PALERMO
28 luglio BARI
Christian D’Antonio