Ci hanno provato in tanti ma nessuno ci è mai riuscito a dovere. Ora anche l’industria discografica italiana ha la sua fiera di riferimento, il Medimex di Bari, che quest’anno alla terza edizione ospiterà anche una sezione Academy, dove verranno premiati i grandi artisti che si sono distinti nella musica popolare del paese nell’ultimo anno.
Il Medimex secondo gli organizzatori è sempre di più un salone dell’innovazione musicale. Antonio Princigalli del Puglia Sounds che è tra i promotori dice: «A mia memoria non esiste un evento del genere per la cultura musicale italiana. Saranno 3 giorni di incontro, dal 6 all’8 dicembre, tra gli operatori del business ma anche tra artisti e ascoltatori, ci siamo mossi su alcune direttrici principali. Il live, che è l’elemento cardine della proposta musicale odierna, con importanti novità sulla scena dei club, della promozione. La discografia, con il coinvolgimento di label grandi e piccole con un particolare focus sulle nuove tecnologie per cui abbiamo ingaggiato anche una collaborazione con Cubomusica e Freezer. L’internazionalizzazione, permettendo agli operatori italiani di venire in contatto con quelli esteri. E le professionalità, perché vogliamo spostare il sistema musicale italiano in altro, vogliamo essere una accogliente casa della musica, una realtà dove nuove forme professionali e imprenditoriali possono dialogare e mettersi in vetrina».
La terza edizione del Medimex propone un fitto programma con 80 appuntamenti in 3 giorni, 3 palchi per 22 showcase e concerti di artisti italiani ed internazionali, 8000 mq di spazio espositivo nella Fiera del Levante con oltre 100 stand, 5 sale per 54 incontri d’Autore, panel, presentazioni e incontri professionali con 198 relatori provenienti da 23 paesi e la cerimonia di consegna delle targhe Tenco al Teatro Petruzzelli di Bari. Un evento unico in Italia: un grande salone musicale per il pubblico di appassionati e al tempo stesso una fiera mercato internazionale rivolta ad addetti ai lavori. Tre giorni con i protagonisti della musica che consentiranno ai visitatori di entrare in contatto con tutti gli aspetti del mondo musicale e, allo stesso tempo, ai professionisti di confrontarsi sulle prospettive del mercato, incontrare rappresentanti della scena internazionale, scoprire le nuove tendenze e i protagonisti della musica del futuro.
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, intervenendo alla presentazione milanese dell’evento ha sottolineato il primato della sua regione in fatto di investimenti in cultura: «Abbiamo lottato contro la recente convinzione che con la cultura non si mangia. Ma ce l’abbiamo fatta, l’Italia ce l’ha fatta a raggiungere il 47% della spesa di fondi europei per la cultura. La Puglia ha fatto meglio, arrivando al 53% ma la notizia non è passata perché le grandi regioni del Nord non hanno avuto risultati egualmente positivi. Bisogna rendersi conto che siamo in un paese dove c’è bisogno di immaginare la spesa per la musica lontano dal folklore locale e dalla mondanità fine a se stessa. In Puglia stiamo facendo scelte controcorrente. Stiamo stimolando talenti locali ad emergere e favorendo l’incontro con realtà internazionali».
Per il premio Academy invece sono stati mobilitati centinaia di esperti del settore musicale italiano, molti dei quali lavorano in testate giornalistiche di settore. Sul modello delle premiazioni internazionali, i giornalisti hanno sottoposto le loro candidature in maniera libera, tenendo in mente solo le categorie proposte dall’organizzazione. «Come succede in questi casi – ci spiega Luca De Gennaro di Radio Capital e head of talent and music MTV Sud Europa, in giuria sia nel premio Tenco che nell’Academy – la frammentazione è grande, perché ognuno ha proposto delle candidature. Ma questo non fa altro che testimoniare come la musica italiana stia godendo di ottima salute, con proposte molto diverse e variegate. E soprattutto ci segnala come ci sia bisogno di mettersi l’abito buono di tanto in tanto e celebrare quanto di meglio è prodotto dai nostri artisti». Il miglior album è risultato Sulla Strada di Francesco De Gregori, il miglior disco emergente Il Momento Perfetto di Andrea Nardinocchi mentre Zucchero si aggiudica miglior album italiano all’estero e miglior tour italiano all’estero. Miglior disco straniero è quello del ritorno di David Bowie, The Next Day. Un premio speciale è stato designato a Jovanotti a furor di popolo. Il suo nome era troppo ricorrente nelle segnalazioni degli esperti e si rischiava di trasformare il primo Academy italiano in un tributo al Lorenzo nazionale.
CHRISTIAN D’ANTONIO