Una chitarra in braccio e tanta voglia di viaggiare, non solo in musica, sono le due immagini che ti vengono in mente dopo aver parlato con Damien Mcfly. Damien, classe 1989, è un cantautore veneto che sta ottenendo molta attenzione all’estero, prima che in Italia.
Ha iniziato con delle cliccatissime cover acustiche di brani da classifica. E in poco più di un anno di attività ha collezionato più di 200 concerti, dall’Italia all’Europa. Ora esce con un disco di 12 tracce, Parallel Mirrors, confezionato con grafica e packaging da vera star internazionale. “Abbiamo pensato col mio management – ci confessa in un caffè di Milano in un vorticoso giro promozionale – che se dobbiamo puntare sull’oggetto cd, è meglio farlo sul serio e per bene”. Lo mostra con orgoglio il frutto di mesi di lavoro con il produttore Michele Rebesco. “Non ho puntato ai talent o a produttori di grido, anche perché con gli italiani difficilmente ci lavorerei. Mi piacciono i Mumford and Sons tanto per intenderci, sono su una frequenza che con l’Italia ha poco a che fare”.
Anche se sottolinea che in alcuni passaggi dei suoi testi e soprattutto delle melodie, una connotazione italiana c’è: “Sicuramento sono il frutto di cultura italiano, ma sono più nel folk che ha radici all’estero che agli esempi pop che vanno da noi. L’unico in cui rivedo qualcosa di mio qui è al momento Jack Jaselli”.
Da quando si è affacciato sulla scena musicale Damien è stato praticamente sempre in tour: “E’ partito con un invito a un matrimonio in Usa e ho subito pensato che sarebbe stato bello andarci ma anche per suonare”. Era il 2014 e con questa determinazione Damiano Ferrari (il suo vero nome) si è esibito a Nashville, Indianapolis e Chicago, poi in Europa dove ha realizzato vari show ad Amsterdam, Parigi, Bruxelles e Francoforte. Non sono cose semplici per un emergente italiano ma lui ce l‘ha fatta: “Come? Mando centinaia di email, insisto perché sentano la mia musica e poi si fidano. Ovviamente all’estero c’è una diversa attenzione alla nuova musica, quando mi sono esibito su uno dei palchi del Carfest ero l’unico italiano e le 400 persone sotto quella tenda sono rimaste in silenzio ad ascoltarmi”. Damien era unico continentale tra gli artisti UK del festival dell’Hard Rock Festival di Edimburgo. Dobbiamo fidarci del fiuto dei nostri amici europei? Giudicate voi dal video di New Start (https://www.youtube.com/watch?v=_9uVigqYyZU) e scovatevi la cover che più vi piace sul suo canale: https://www.youtube.com/user/damienmcfly/videos.