Hanno già girato l’Italia in lungo e in largo ma rivederli l’uno accanto all’altro davanti alla stampa fa un certo effetto. Piero Pelù e Ghigo, ben prima di Negramaro e Modà erano davvero gli unici alfieri del rock made in Italy che sfondava in classifica. “Siamo partiti dalle nostre radici post punk e new wave” dichiarano parlando del loro nuovo disco Grande Nazione, dopo 11 anni ancora sotto il nome di Litfiba che segna la loro reunion.”Non ci siamo posti dei limiti” dice Ghigo “e quando ci siamo ritrovati a pensare al disco abbiamo tagliato fuori manager e discografici e ci siamo detti: facciamo solo quello che siamo bravi a fare, il rock”.
Ovviamente dopo un decennio di assenza dalle scene non sarà tutto come prima. Innanzitutto i numeri: “Quando le band vendevano davvero si parlava di milioni di copie. Oggi invece sentivo parlare di 25-30mila in merito al nostro ritorno, è un dato di fatto e ci dobbiamo riabituare a questo”, dice onesto Ghigo. “La cosa importante per me che scrivo testi” incalza Pelù, che si è presentato al lancio del disco in tenuta leather e con birra in mano “era ritornare ai momenti più felici della band, recuperare anche quello spirito folk dei nostri periodi d’oro ma superare la rabbia nichilista del post punk. Se fossimo tornai a quel tipo di pessimismo sarebbe stato inappropriato per gente della nostra età, anche perché è meglio tornare a pensare al presente e al futuro con un’attitudine diversa”.
C‘è molta attesa per capire dopo un tour di reunion di un anno, come il nuovo sound sarà recepito dal pubblico. “Il sound di Grande Nazione è figlio diretto dell’energia live che abbiamo ritrovato l’anno scorso. Volevamo tenerlo puro e non estremizzarlo con arrangiamenti necessariamente pop per piacere a tutti”. In effetti però il singolo apripista Squalo con la sua vena elettrica violenta ora appare superato da un nuovo gioiello della produzione Ghigo-Pelù che si chiama La Mia Valigia. “Ne eravamo consapevoli” dice il cantante “lo abbiamo fatto apposta, tenerla come secondo singolo ci dava l’opportunità di poter lanciare un tema che ci è molto caro con il rilascio dell’album, quello della fuga dei cervelli all’estero”. Il fenomeno è tanto caro ai due che è anche oggetto di un documentario Cervelli In Fuga – Europa Live 2011 che presto sarà arricchito da un nuovo capitolo visto che i Litfiba tornano dal vivo in Europa anche questa primavera. Ma prima l’Italia, con una serie di signing nei negozi a gennaio e tre anteprime a marzo (2 a Firenze, 6 a Milano e 10 a Roma).
CHRISTIAN D’ANTONIO