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I DURAN DURAN LIVE: ELECTRO ROCK SENZA TEMPO

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DiChristian D'antonio

Giu 30, 2015

 

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Foto: Christian D’Antonio
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Foto: Christian D’Antonio

Iniziare a riscaldare l’audience di uno show all’aperto col playback di un pezzo appena uscito può essere rischioso. A quanto pare non per i Duran Duran, lo scorso weekend protagonisti del festival olandese A NIGHT AT THE PARK, headliner nel Parco Sud de L’Aja davanti a 30mila paganti. La canzone in questione è Pressure Off (Duran Duran – Pressure Off feat. Janelle Monáe and Nile Rodgers [AUDIO]) già in rotazione in radio e in vendita online, che con la chitarra funky di Nile Rodgers e l’inserto vocale della giovane Janelle Monáe ha trascinato a dovere la folla verso la performance del quartetto di Birmingham.
Un ritorno live che ha avuto il battesimo al Sonar di Barcellona una settimana prima e che in Olanda è apparso ancora più rodato. I Duran 2015 sono la band definitiva per gli amanti dell’elettronica e del rock, visto che costruiscono il loro show attorno a questi elementi cruciali del loro dna musicale. Partono col botto con The Wild Boys, si spostano sul funky che ha ispirato il loro nuovo singolo con Notorious, atterrano dolcemente sulle due ballad del Wedding Album del 1993 (Ordinary World e Come Undone). Azzeccato l’inserimento delle due hit del 1985, A View To A Kill ed Election Day, quest’ultima un inaspettato ripescaggio dall’album degli Arcadia (scritto e suonato da 3/4 della band attuale, c’è da dire). Una scelta che rispolvera il suono Fairlight (il synth più in voga dell’epoca) e che oggi fa gola a migliaia di musicisti indie ovunque nel mondo.

Li abbiamo qui in carne e ossa, gli dei della fusione dell’artificio sonoro con il sudore dei musicisti consumati, forse è questo che fa la differenza. Bollati come eroi di plastica un tempo, ora riempiono il calice sacro da cui derivano le influenze stilistiche di almeno due generazioni di band nel mondo.
Questo consente ai Duran di mettere in scena uno spettacolo senza trucchi e molto onesto, incentrato sulla loro produzione migliore e più conosciuta degli anni 80, con incursioni in pezzi della reunion (Reach Up For The Sunrise) e dei più recenti ritorni con Mark Ronson  (Girl Panic!).

E una connessione c’è: Ronson con Rodgers e Mr Hudson li hanno fatti entrare in una nuova fase creativa, confezionando un nuovo album, ironicamente chiamato Paper Gods (Warner), in uscita l’11 settembre prossimo.
Delusi i fan che si aspettavano anticipazioni inedite, ma forse è meglio così: cosa sarebbero i nuovi brani registrati al cellulare  e dati in pasto alla platea di Youtube il minuto dopo l’esecuzione? Aspettiamo il nuovo, godiamoci il vecchio.

Christian D’Antonio
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foto: Christian D’antonio

 

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)