Noémie è una poco più che ventenne fissata con i vestiti a strisce. Vive in una cittadina del Belgio “dove si prega molto” e l’anno scorso ha deciso di fare la cantante, professionalmente. Oggi è al numero uno delle radio di tutta Europa con la canzone Anger Never Dies. Non stiamo raccontando una favola d’altri tempi in un’era di talent show. Noémie è infatti la nuova cantante degli Hooverphonic, scelta con ben due audizioni come si faceva una volta. Loro sono uno dei gruppi simbolo di quella wave anni ’90 che portò nelle classifiche di tutto il mondo la musica elegante e la voce femminile di gruppi come Morcheeba, Cardigans, Sneaker Pimps. Ora è toccato proprio al trio belga rispolverare quelle sonorità nemmeno tanto lontane che stanno battendo Kanye e Rihanna nell’airplay. Le radio del continente hanno riabbracciato inaspettatamente la commistione sognante di archi ed elettronica tanto che l’album dei rinnovati Hooverphonic è platino, dal Belgio alla Spagna. “Non credo ci sia solo gente interessata a ritmi techno su strofe rappate” ci ha detto Noémie nel backstage del concerto che la band ha tenuto per la stampa alla Salumeria della Musica a Milano nelle scorse settimane “e secondo noi c’è bisogno di musica davvero suonata, con una vera orchestrazione e un gusto per la melodia”. Del resto la giovane cantante è cresciuta a pane e Stevie Nicks, Dylan, tutte icone che poco hanno a che fare con la sua generazione. Sarà per questo che il matrimonio a tre con Alex e Reynold (i fondatori veterani della band) funziona al limite della perfezione. The Night Before, la title track dell’album è probabilmente la canzone pop più equilibrata e piacevole della stagione, Heartbroken è l’episodio del disco più sorprendente, con un tocco retrò che ti fa esclamare “Però! Ci sta bene”. Ed è curioso scoprire anche quanto legame ci sia tra la band e l’Italia, un posto che visitano spesso e che ha regalato ad Alex una proficua amicizia con Luca Chiaravalli, un cantautore che ha contribuito al disco. L’ultimo Paese a dover essere conquistato è l’Inghilterra. Noémie si illumina: “Londra è una delle mie città preferite, mi sento sempre rinnovata quando ci torno. Ma quella è un’isola e la percezione di chi viene da fuori è molto particolare. Dobbiamo prepararci per bene al nostro sbarco”. Qualcosa ci dice che ce la faranno.
CHRISTIAN D’ANTONIO