Amy Winehouse e’ morta. Il corpo senza vita della cantante è stato ritrovato nella sua residenza londinese alle 16.00 del 23 Luglio.
Stroncata, pare, da una overdose di alcool, farmaci e chissà cos’altro. Anche lei a soli 27 anni. Ventisette anni; come Brian, Jimi, Jim, Janis, Kurt. Ricordo quando ad una festa, il ragazzo di una mia amica vaneggiava su quanto fosse figo morire a 27 anni come i suddetti personaggi. Diceva che anche lui avrebbe volentieri salutato questo mondo prima di diventare vecchio. Mi chiedo dove sia questo ragazzo ora. Mi chiedo se dopo venti anni è ancora fra noi e se si se questo gli dispiace veramente. Avrebbe forse preferito morire annegato in una piscina; soffocato dal proprio vomito o in una vasca da bagno (però a Parigi, vero Jim?).
Nella morte di Amy io ci vedo solo solitudine. Quell’essere solo in mezzo ad una folla che le star conoscono bene.
Il Dio denaro muove i fili delle sue marionette: sui palchi; davanti ad una telecamera. Le star perdono il contatto con la realtà sono esposte ai media non hanno più il controllo della loro vita e c’è tanta gente a cui fa comodo che sia così. Non è stata fortunata Amy. Chi l’amava veramente non è riuscito ad essere più forte delle sirene che infestano lo show business, lei che sirena lo era con la sua meravigliosa e tormentata voce. E’ morta Amy. Forse il suo telefono squillava a vuoto. Dubito fosse un amico.
ILENIA SALVATORE
foto: http://www.amywinehouse.com/