Tutto ci aspettavamo dalla nuova sensazione pop inglese, fuorché assistere a un mini show improvvisato nella stanza della casa discografica milanese che ospita il lancio italiano degli Overtones.
Mark Franks, Mike Crawshaw, Darren Everest, Timmy Matley e Lachlan Chapman sono così affiatati e ispirati che ci hanno messo un nano-secondo ad alzarsi in piedi e cantare per i giornalisti presente un medley del loro album che esce il 13 marzo. “Dateci una platea di ascoltatori in qualsiasi situazione e noi ci metteremo a cantare” dicono assieme convinti che non esistano “differenze tra cantare nel metrò e alla tv di stato”.
E di tv gli Overtones ne hanno fatta tanta in patria, specie ospitate e ingaggi nei talent show e simili, anche se loro stessi prima di diventare professionisti ci avevano provato a sfondare in tv (a X Factor) ma erano stati rifiutati. “Ci siamo conosciuti mentre facevamo altri lavori” raccontano della nascita del gruppo vocale più venduto in Gran Bretagna in questo momento “e non pensavamo che saremo riusciti a vivere di questo lavoro. Ci sono stati momenti bassi dove qualcuno di noi aveva perso la speranza di farcela e per questo non abbiamo mai abbandonato le nostre vecchie occupazioni”. E che facevano questi 5 ragazzotti in forma con delle voci che spaziano dalla Motown a Bocelli? “Facevamo gli imbianchini, i decoratori e i distributori dei volantini pubblicitari. Il bello è che quando ci sentivano cantare al lavoro tutti ci dicevano che ci avremmo dovuto provare”.
Oggi il loro sogno si realizza e Good Ol’ Fashoned Love è il disco che li porta nella discografia mondiale come i pochi superstiti della tradizione dei vocal groups. È vero, ci sono le boyband che “suppliscono”, non sempre egregiamente. “ma noi siamo amici prima di tutto e siamo in una posizione diversa. Innanzitutto perché ci siamo conosciuti a Londra ma non siamo di Londra e quindi per resistere in quella metropoli così frenetica ci siamo dovuti sostenere l’un l’altro attraverso la bella e la cattiva sorte”. E poi sono diversi dalle boyband anche per i gusti musicali personali: Mike è fissato con Jsutin timberlake ma negli anni 90 adorava Jacko, Lachlan invece confessa di aver ascoltato molto Alessandro Safina quando era famoso nella sua Australia. Su tutti “Pavarotti e Bocelli, Nessun Dorma è il nostro modello”.
CHRISTIAN D’ANTONIO