La sfida di Punk for Business, il pool di giovani imprenditori che si è preso cura degli ex mercati generali di Milano è decisamente vinta. L’Estathé Market Sound, il festival più lungo della storia della musica popolare italiana, chiude con Expo e ridà appuntamento all’anno prossimo.
Con una riuscitissima festa di Halloween, che ha richiamato decine di migliaia di “monsters”, il Monsterland è stato l’atto di chiusura del festival milanese che ha accompagnato le notti del dopo Expo dal primo di maggio.
Il botto finale (alla console dei vari palchi montati apposta c’erano i Reset, Don Joe dei Club Dogo e Jaxx Da Fishworks) ha aiutato ad archiviare una stagione coraggiosa e ricca. Diversificata, come pochi in Italia riescono a fare, se si pensa che in sei mesi Tomaso Cavanna e soci ci hanno propinato dal ballo alla contaminazione musicale all’Hollyfest, in maniera sempre festosa e spensierata. Si andava all’Estathé senza le pressioni di Expo, senza il fardello del politically correct a tutti i costi, senza le file chilometriche. C’era spazio per tutti e il piatto ricco era sempre dietro l’angolo. Come alla notte infuocata dalle note dei Toto, che si son visti raggiungere sul palco da George Clooney. O come il semi-recital di Annalisa, la stella di Amici che si è trovata a reggere un’open-air show di tutto rispetto, con special guest Alessandra Amoroso. E ci sono passati davvero tanti su quel palco del Tè, rispettabilissime leggende (Giorgio Moroder) e giovani astri del pop mondiale (Nicky Minaj).
Impossibile chiudere il bilancio con il sold out di ogni sera, il Market Sound ha avuto dalla sua un po’ la calda partecipazione del popolo degli stranieri in città per il semestre dell’Esposizione, e il merito di aver raccolto a Milano tanti fans di tante culture musicali diverse in trasferta in città. Si parla già di una seconda edizione, più corta ovviamente, e più concentrata l’anno prossimo. Non fosse altro per il piacere di accedere in uno spazio dimenticato della periferia metropolitana.