E’ uscito da poco “Elettra e Calliope”, il settimo album dell’eclettica Andrea Mirò. Il disco contiene 12 tracce e una bonus track ed è diviso in due parti, come fossero due facciate di un vinile.
“Ho scelto due nomi che evocano miti lontani: due personaggi – Elettra, figura della tragedia greca di Sofocle ed Eschilo, quindi dal forte coinvolgimento emotivo e drammatico, anima mobile, dinamica, di pancia – Calliope, musa della poesia, la maggiore e saggia tra le muse, dal sapore intellettuale e riflessivo, di testa” – racconta l’artista –
“Tutt’e due questi mondi sonori mi appartengono e mi rappresentano: ho bisogno dell’atto artistico diretto e di quello d’introspezione musicale; del vestito sonoro più scarno ed essenziale, manuale, e dell’arrangiamento cesellato a distanza, costruito a macchina”.
Elettra rivela la potenza e l’incisività di Mirò e della sua band: 6 canzoni suonate live in studio di registrazione.
Calliope invece nasce dalla collaborazione con il produttore hip hop Marco Zangirolami, che ben ha saputo valorizzare le poetiche atmosfere rarefatte della geniale artista.