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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

Ecco gli Sheppard di Geronimo: Cantiamo la luce e il mondo ci ascolta

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DiChristian D'antonio

Ott 20, 2014
christian d'antonio con sheppard
foto: Il nostro redattore Christian D’Antonio all’incontro con gli Sheppard

Gli Sehppard, il gruppo autore del tormentone dell’anno, Geronimo, sono un affare di famiglia. Arrivano da Brisbane, Australia e fino alla fine del 2010 comprendevano solo la coppia di fratelli Amy e George Sheppard. Nel 2011 si aggiunge il terzo componente Jay Bovino. Oggi il gruppo è formato da sei artisti, tra cui anche la terza sorella Emma Sheppard.

Del loro successo improvviso in tutto il mondo non si stupiscono più di tanto: “Siamo nell’era globale e le stesse orecchie decretano il successo della stessa musica. La canzone va bene in Australia come in Italia perché c’è voglia di positività”, ci hanno detto presentando l’album a Milano.
Ci torneranno il 12 novembre, al Tunnel, un locale che già appare troppo piccolo per contenere gli entusiasmi dell’unica data italiana del loro tour: “Siamo stati a Milano in primavera, quando si era capito che l’Italia stava regalandoci il primo successo estero fuori dalla nostra patria. E siamo molto contenti di come è proseguita la storia con il vostro paese. Ci piace Armani e il vostro cibo. Siamo stati a Corso Como a Milano ed è stato come un tuffo nell’italianità”.
Ma in definitiva, che significa Geronimo? “Volevamo cantare la visione della luce e della speranza. Significa: guarda, sto a terra ma non mi butto giù, salto per rialzarmi. Geronimo è un’espressione che in Australia usiamo per darci coraggio prima di un grande salto”.
Nel loro album Bombs Away ci sono anche influenze diverse rispetto al pop: “Viaggiamo e quindi assumiamo la cultura di tutti i posti che visitiamo. Anche quella australiana è densa di cose inesplorate, anche se in verità il folk e il country ci arriva dagli ascolti che ci faceva fare nostro padre. La musica che facciamo è davvero per tutti”.
Sembrano giovani spensierati, ma guardate cosa dicono delle loro origini: “I nostri genitori arrivano dalla Papua Nuova Guinea e non era un posto molto facile. Poi la nostra infanzia a Brisbane…beh, non è che fosse un posto molto busy. Perciò ci siamo dovuti inventare il colore nella nostra musica, anche se riconosciamo che forse ci sono delle armonie del Pacifico che riecheggiano nei cori”.
Ma non condividono niente con i loro conterranei di recente successo? “Vi consigliamo di tener d’occhio Chandellier che è una cantante molto interessante che scrive musica fantastica, come Sea. Del passato ricordiamo i Savage Garden e gli Inxs. E del presente, sì, lo sappiamo che i 5 Seconds of Summer stanno avendo molto successo presso il pubblico teen. Ma non li conoscevamo finché i One Direction non li hanno portati in tour con loro. Degli artisti di ultima generazione preferiamo la sperimentazione di Gotye”.
CHRISTIAN D’ANTONIO
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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)