Esce oggi, in tutto il mondo, il tanto atteso album dei Duran Duran, “Paper Gods”, quattordicesimo lavoro della loro ultra trentennale carriera di pionieri di stile e protagonisti della pop music, con 100 milioni di dischi venduti.
PAPER GODS segna un nuovo inizio nella storia della band, con una lista di collaboratori di primaria importanza, tra cui Nile Rodgers, Mark Ronson, Mr. Hudson, Janelle Monae, John Frusciante, Kiesza e Davide Rossi.
L’album è disponibile in tre formati: un CD standard di 12 brani, fisico e digitale; una versione Deluxe, fisica e digitale, contenente 15 brani; una versione standard in doppio vinile (di 12 brani come il suo equivalente in CD). Edizioni speciali limitate per i fan, sono inoltre disponibili nel Duran Duran Music Store , tra cui un CD esclusivo con la tracklisting deluxe, un packaging speciale da personalizzare con degli sticker, una t-shirt e addirittura un gioco “per predire il futuro”.
Le canzoni – già considerate tra le migliori della band dai tempi di Rio – catturano la vera essenza del gruppo con il dualismo e quel senso di conflitto che sono sempre stati al centro della loro musica. Viscerale e audace, l’album mischia pop dai bordi duri e netti con il lato scuro, strano e sperimentale della band per creare un lavoro che è epico nel suo ambito. “Siamo riusciti a trovare un’ispirazione completamene nuova in questo album” commenta il tastierista della band, Nick Rhodes. “L’altro giorno parlavamo dei gruppi che sono in giro da molto tempo – alcuni nostri contemporanei ed altri, ancora più vecchi – ce ne sono solo una manciata che ancora fanno concerti, e ci siamo detti ‘quali loro album abbiamo?’ È stato difficile rispondere.”
I Duran Duran fanno parte ormai della storia della musica. Eppure, soprattutto in Italia, in molti li considerano ancora “idoli per le ragazzine”.
Ma come può, una band figlia degli anni ottanta, resistere così a lungo sulla scena? Simon Le Bon, ha una sua teoria: “Credo che alcuni artisti, quando cominciano ad avere una carriera abbastanza lunga, si sentano come se stessero scalando una parete rocciosa – guardano giù. Se lo fai, dal punto di vista musicale, sei finito. Lo capisci subito quando qualcuno compone cose pensandoci un po’ troppo, o cercando di indovinare i gusti della gente invece di scrivere musica che li possa ancora esaltare. Noi non abbiamo mai cercato di adeguarci a nessun tipo di gusto”. Anche le politiche interne ad un gruppo sono importanti, dice. “Penso che parte della nostra forza sia dovuta alla tensione della nostra musica, che probabilmente deriva dalla tensione interna al gruppo. Quando sei giovane non hai paura di far arrabbiare la gente e penso che ci possa capitare ancora oggi, a volte. Ma le parole dure vengono perdonate. Io e Nick possiamo accapigliarci per ore su una testo o un passaggio musicale, tanto che da fuori può sembrare che ci odiamo, ma in realtà ci amiamo profondamente”.
L’amicizia sembra essere il filo che lega i membri di questo gruppo, uniti dalla passione per la musica.
“Ne abbiamo passate tante insieme, come gruppo” dice John Taylor, “ora è arrivato il momento del ‘Conosci Te Stesso’. A questo punto della nostra carriera, tutto sta nell’entrare in contatto con la tua vera identità e far uscire la forza dalla conoscenza acquisita durante questo incredibile viaggio, un viaggio che ancora continua. Penso che si percepisca nelle nuove canzoni: ci sono ancora cose che possiamo imparare dagli e degli altri, dal punto di vista sia personale chemusicale”. Per John, la cosa più soddisfacente del nuovo album è che riesce a catturare la dualità, il senso di conflitto, insito nel cuore della musica della band. Nei piani iniziali dei DD c’era questa componente dark e leggermente progressive, che è stata poi fagocitata dall’aspetto più pop. Soddisfacendo il lato più pop, ci si può dimenticare degli intenti iniziali. Nel nuovo album abbiamo cercato di ritrovare quel mix degli inizi: il pop più schietto, coesistente con questo lato più dark, strano, sperimentale”.
La musica è il legante che li ha tenuti insieme come gruppo tanto a lungo, quasi 40anni di carriera, potrebbero vivere di rendita e invece continuano a suonare, proprio per il puro piacere di farlo: “E’ la cosa migliore che sappiamo fare” dice Roger Taylor “Abbiamo tutti provato cose diverse, ma questa unità, quando facciamo musica, è ancora la forza più grande. Nel bene o nel male, qualcosa succede sempre”.
I Duran Duran hanno annunciato una serie di show negli Stati Uniti a Settembre e Ottobre a cui farà seguito un tour britannico a partire dalla fine di Novembre. La stampa ed i media italiani parlano ormai tutti di loro, in attesa di un possibile tour in Italia. Maggiori dettagli su duranduran.com
Tracklist di Paper Gods:
Paper Gods (feat. Mr. Hudson); Last Night in the City (feat. Kiesza); You Kill Me With Silence; Pressure Off (feat. Janelle Monáe and Nile Rodgers); Face For Today; Danceophobia; What Are The Chances? (feat. John Frusciante); Sunset Garage; Change the Skyline (feat. Jonas Bjerre); Butterfly Girl (feat. John Frusciante); Only in Dreams; The Universe Alone (feat. John Frusciante).
Deluxe Edition Bonus Tracks: Planet Roaring; Valentine Stones; Northern Lights (feat. John Frusciante)