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CRANBERRIES: IL ROCK CI HA RIUNITO

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DiChristian D'antonio

Feb 22, 2012

Dall’Irlanda negli anni 90 erano partiti alla volta dell’America e avevano trovato un successo globale. In Italia specialmente, poi, Dolores o’ Riordan e i suoi 3 amici avevano fatto strada a tante cover band che grazie a loro si sono formate, ispirate. In effetti c’è un prima e dopo Dolores nel pop moderno, nel senso che nessuna front woman aveva cantato come lei, prima di lei. Oggi i Cranberries tornano con un bel disco, Roses, “prodotto dal nostro amico di fiducia Stephen Street” dicono “perché volevamo ci riportasse all’essenzialità dei primi due dischi e basta”. Alla Bbc di recente Dolores ha ammesso che avrebbero dovuto riposarsi e prendersi una pausa proprio dopo quei due album che oggi sono considerati pietre miliari, Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We? e No Need To Argue.

Si deduce che qualcosa non ha poi più funzionato, visto che hanno tirato avanti per il resto del decennio, superando il 2000 con un disco come Wake Up And Smell The Coffee che aveva diviso il pubblico. Poi dal 2003 al 2009 si sono temporaneamente sciolti. “Non eravamo noi a non funzionare ma è che avevamo perso il nostro interesse per la band e non sapevamo nemmeno più cosa fare oltre il tour e i dischi. Ne abbiamo fatti troppi velocemente e ora per questo rientro ci siamo presi tutto il tempo possibile”.

In realtà la band è tornata sulle scene già dal 2010, con un concerto anche in Italia e un passaggio all’Heineken Jammin’ Festival. Allora la percezione fu che fossero un po’ freddini. “Nessuno ci ha detto di rimetterci assieme” dice Noel Hogan, chitarrista e compositore della band “io ho iniziato a mandare messaggi a Dolores e non sapevamo nemmeno come ci saremmo accordati per la composizione e la destinazione dei brani. Non sapevamo se avremmo rimesso in piedi i Cranberries. E verso la fine del reunion tour abbiamo preso confidenza con quello che avevamo scritto e lo abbiamo eseguito anche dal vivo”.

Un album nuovo quindi che è stato in parte già testato dalle platee di tutto il mondo e che riprende tutte le caratteristiche portanti della loro musica, con qualche venatura rock più accentuata. “chi vuole identificarci con il folk irlandese resterà deluso” dicono adesso. In Italia il cd esce con un bonus allegato, il live di Madrid dell’anno scorso. “Quando ci siamo rimessi in tour ci siamo chiesti un sacco di volte: ma chi ci seguirà ancora? Chi è il nostro pubblico? E invece ci siamo piacevolmente sorpresi a guardare quanti giovani ci venivano a vedere. Merito di internet che azzera le distanze, anche anagrafiche”.

Per il loro nuovo tour italiano (30 giugno Piazzola del Brenta, 2 luglio Auditorium Roma, 4 luglio Arena civica di Milano) stanno mettendo a punto una scaletta “che possa equilibrare brani vecchi e nuovi, ma senza dimenticare che se siamo in giro questa volta è per promuovere Roses”.
CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)