Esce venerdì 10 dicembre, per La Tempesta Dischi e Artist First, “La gente libera”, il primo brano del nuovo progetto musicale nato dall’incontro tra Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti.
“La gente libera” anticipa l’uscita, prevista per la primavera del 2022, di un intero album firmato da Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti ed è uno dei primi brani scritti per il disco. Le due band si sono frequentate a Roma dal 2019 con l’idea di fare qualcosa insieme. Fra session in studio e scambi in remoto, è avvenuto qualcosa di inaspettato: il crossover musicale e geografico tra due gruppi seminali, uno dell’hip hop e l’altro del rock indipendente, ha prodotto il sound inedito presentato oggi.
Davide Toffolo, dei Tre Allegri Ragazzi Morti, spiega così la scrittura del brano: “il ritornello de ‘La gente libera’ nasce in quei giorni romani dove giravo con certi rapper. Alcuni miei conoscenti mi chiesero se davvero sapevo chi stavo frequentando. Ma io frequento e giro solo con persone che mi danno coraggio, con cui mi sento forte, non mi interessa come vestono o da dove vengono, e soprattutto cosa pensano di loro gli altri. La chiave per me è questa. Credo che ogni persona abbia una voglia profonda di sentirsi libero e quindi per me questa canzone è una specie di inno alla libertà. E poi a me di Roma piace il rap”.
Secondo Grandi Numeri, dei Cor Veleno, “La gente libera” cambia in base a chi la ascolta: “la musica, quando è libera, riesce a fare questo effetto”. Il rapper continua poi con un paragone letterario: “‘La gente libera’ mi fa pensare a ‘I fiori del male’ di Baudelaire dove i fiori sono l’arte e la musica, quello che noi artisti mettiamo. In tempi come questi, sembra che la musica sia solo un dettaglio, un orpello da aggiungere. Siamo l’ultima categoria presa in considerazione e questo fa male. L’arte produce bellezza contro il degrado della società e quindi la gente libera mi fa pensare a questo come immagine”.
“La gente libera” è stato scelto come primo brano dal nuovo progetto discografico proprio perché rappresenta l’incontro fra la sensibilità musicale dei Tre Allegri Ragazzi Morti e la sensibilità musicale dei Cor Veleno in un modo molto esplicito. È quando le parole si uniscono con la musica che una canzone diventa vera e, come racconta Squarta, che ha prodotto il disco insieme a Gabbo: “Lavorare insieme è stato come se tutti fossimo in uno spazio condiviso, ma ognuno con le proprie caratteristiche ben a fuoco”.
La copertina del singolo è stata realizzata da Davide Toffolo che la racconta con queste parole: “Entrambi abbiamo un simbolo molto forte che ci caratterizza: per i Cor Veleno è la tigre, per i Tre Allegri Ragazzi Morti è la maschera. Per trovare il modo di raccontare il nostro incontro abbiamo subito pensato alla tigre con la maschera, che è un’immagine potente che rinnova entrambe le iconografie dei gruppi. Questa prima tigre invernale promette bellezza”.