Si chiama Secondo Rubino ed è il secondo disco di Renzo Rubino, il cantautore pugliese che è al suo secondo Sanremo in questo 2014. L’anno scorso ha debuttato tra i giovani e i si è aggiudicato il premio della critica e il terzo posto nella sua categoria con l’intensa Il Postino (amami uomo). Per noi, è lui l’astro nascente che farà parlare di sé maggiormente fra qualche settimana. Ecco i motivi.
1 Le due canzoni Ora e Per Sempre e poi Basta, pur non avendole potute ascoltare, sono, almeno nei testi, nella tradizione del cantautorato italiano più alto. Ed è una cosa che sorprende, visto che Rubino è nato nel 1988 e orgogliosamente oggi dice: “Ho fatto un disco senza usare nemmeno una chitarra, ci sono troppe chitarre nelle canzoni oggi”. Coraggioso.
2 A chi contesta il ritorno della canzone d’amore in un periodo di crisi così profonda, dice: “Di che cosa dovremmo parlare quando tutto intorno crolla? Vai sempre nella direzione delle rassicurazioni, e quindi gli affetti, l’amore, anche per un padre o un fratello sono il messaggio sociale più forte che si possa dare”.
3 Rubino non è un ascoltatore snob: “Mi piace sentire di tutto su Spotify, ho la mia playlist che rispecchia quello che mi piace, da Bruno Martino a Lady Gaga. Che secondo me è molto più che un fenomeno pop, c’è un’orchestrazione dietro che fa paura”.
4 L’anno scorso, con la scelta di portare sul palco un tenore si è guadagnato i complimenti di Katia Ricciarelli e Al Bano. “Il maestro mi ha chiamato perché aveva letto delle mie interviste in cui dicevo che mi doveva una cena. Era successo anni fa, in Puglia, io e il mio gruppo ci siamo autonomamente invitati sul palco di una festa paesana e abbiamo suonato prima di lui ma senza che lui sapesse. Poi gli è piaciuto quello che abbiamo fatto e ci ha fatto sapere di volerci portare a cena. Siccome poi non l’avevo più visto, ho scherzato su questa cosa. Ora mi ha invitato a Cellino San Marco. Io ci andrò e mi comprerò pure il vino”.
5 Ha deciso che la seconda volta a Sanremo sarà più godibile: “Sono andato nel pallone quando mi hanno inserito nella lista dei big lo scorso dicembre. Davvero non me l’aspettavo, ero in treno e mi sono arrivate tante telefonate. Ora ho metabolizzato e voglio andarci con calma senza drammi. L’anno scorso pure ero abbastanza a mio agio, ma alla prima esibizione mi cadde il microfono sul pianoforte. Ora mi hanno detto che hanno investito molto per comprare aste più resistenti”.
CHRISTIAN D’ANTONIO