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CHARLI XCX, DA MYSPACE AL NEW YORK TIMES

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DiChristian D'antonio

Ott 2, 2014

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Quando il mese scorso ha conquistato l’intera pagina di cultura del New York Times, Charli XCX, la nuova stella del pop britannico ha definito quello che le sta succedendo in questo momento “un circo”. Sprezzante o ironica? “Non ho mai pensato alla fama – ci dice presentando il suo EP Sucker! in Italia – vengo da una famiglia di punk. Mio padre aveva un club a Londra dove negli anni 70 aveva cercato di portare i Sex Pistols che non si presentarono mai. Fuori c’erano migliaia di persone, mi racconta. Queste sono le mosse pubblicitarie che non hanno a che fare con quello che voglio fare io. Io sono punk dentro, mi sono andata a ripescare tutto di quell’epoca. Sono i miei idoli e io voglio diventare me stessa. Sono più interessata alla provocazione, contro tutto quello che è pop. Io sono l’anti-star”.

Con un mix di influenze musicali e stilistiche che richiama più la Neneh Cherry di fine anni 80 che le creste colorate, Charli XCX ha conquistato favori con Boom Clap tratto dalla colonna sonora del film “Colpa delle stelle”( il video qui: The Fault In Our Stars I Charli XCX – Boom Clap I Official Video) anche se Charli è la mente geniale dietro collaborazioni fortunate quali quella con le Icona Pop, con cui ha scritto “I love it”  e “Fancy” con Iggy Azalea. “Tutti mi chiedevano ancora e solo pop dopo quel pezo – ci racconta – allora me ne sono andata in Svezia a registrare un album punk con tutti pezzi violenti di 2 minuti l’uno. Non preoccupatevi però, il mio album solista non sarà così”.

Come giustamente dicono i media americani, la cantante inglese è alla sua terza esposizione globale a soli 22 anni. Lei è stata un fenomeno di Myspace lo scorso decennio, poi si è fatta conoscere per le sue collaborazioni, e ora è arrivato il primo vero hit da solista. “Il mio riferimento è Courtney Love, quel tipo di donna che se si espone lo fa per se stessa e non per vendere sesso. Tutto il contorno di questo mestiere faccio ancora fatica ad accettarlo. Ora sono in un momento in cui mi piacerebbe andare in giro in pigiama”. Questo è il punk del terzo millennio.

CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)