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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

CAPITAL CITIES, POP ART NELL’ELECTRO POP

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DiChristian D'antonio

Set 13, 2013

capitalcitI riferimenti dell’immaginario pop degli ultimi decenni ci sono tutti. Dai “capelli di Farrah Fawcett” alla citazione di Thriller. Non contenti dell’abbondanza di ripescaggi, sonori e lirici, contenuti nelle tracce del loro primo e godibilissimo album, In A Tidal Wave of Mystery, i Capital Cities da Los Angeles with love ci mettono anche dell’altro. L’altra sera, davanti a poche centinaia di spettatori, nella prima e unica (per il momento) data italiana ai Magazzini Generali di Milano hanno scatenato entusiasmo da stadio per i rifacimenti di Holiday di Madonna e Stayin’ Alive dei Bee Gees.

Arrivati alla ribalta solo pochi mesi fa con il tormentone Safe And Sound, Ryan Merchant e Sebu Simonian, questi i nomi dello stravagante duo electro-pop, si sono fatti conoscere (merito anche del video) per uno stile dance che attinge dal vintage con eleganza, ricoprendo di stile soul e fiati discreti molte delle loro composizioni. Una ventata di freschezza nel genere come non se ne vedeva dai tempi dell’esordio degli Scissor Sisters. E sono passati 10 anni. Un decennio in cui gli americani hanno imparato evidentemente la lezione dance europea e ora la fanno loro, a volte anche meglio. Lontani dall’euforia techno che dilaga sulle nostre spiagge, eccetto che per il finale di Safe and Sound remixato da rave party, i Capital Cities si sentono alfieri di un pop warholiano che mischia immagini e suoni delle icone di largo consumo musicale. E si permettono anche di infilarci dentro testi che farebbero invidia a curatori di mostre d’arte concettuale (“I sold my bed but not my stereo”). Elettronica resta, ma è suonata e proposta con astuzia e personalità. Tra un paio di mesi, se continua così, torneranno abbracciati da folle ben più folte.

CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)