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Canesecco è il principe del rap ma canta “Da Solo”

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DiChristian D'antonio

Apr 27, 2016
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foto: Christian D’Antonio

Per i romani è un mito indipendente della scena hip hop italiana, per tutti gli altri è un antesignano del rap come lo conosciamo oggi. Canesecco esce con un nuovo disco, Real, questo mese, lanciato dal singolo di sicura presa sul pubblico Da Solo, che viaggia verso le 200mila views su Youtube. Canesecco nell’ambiente è definito il principe del rap, forse per il suo fare molto affabile ed educato. Lo abbiamo incontrato a Milano dove ha incontrato i fan al negozio street style Crabby Brothers.

Ci troviamo a Milano, sui Navigli, tu sei romano. Che effetto ti fa essere qui?
Ho vissuto per lunghi periodi a Milano e riconosco le differenze tra la scena romana e quella milanese. Per chi fa rap essere qui è sempre sinonimo di grande entusiasmo, mi piacciono soprattutto le periferie di questa città. E poi i Navigli sono il posto più elettrizzante d’Italia per i giovani.
Sei tornato da indipendente con un album fatto da solo. Come mai?
Ho fatto molte collaborazioni di spicco, da Fedez a J Ax ma per mantenere controllo della mia produzione ci voleva un album così. Sono proprio Real come dice il titolo, che può essere letto anche in maniera divertente però.
Come ti approcci alle nuove uscite ogni volta che ritorni in pubblico?
Ci vogliono 8 o 9 mesi per creare un progetto, si sta svegli tutta la notte ma con l’immaginazione io penso al video e ai social, a come sarà ricevuto. Sto sveglio tutta la notte! I video sono scritti da me, seguo la procedura dall’inizio. L’ultimo ho visto la location casa di un amico a Sacro Fano vicino Roma, sembra fuori dal mondo, nonc is ono cartelli stradali. Le scene interni in un bar sulla Tuscolana.
Il tuo pubblico è trasversale?
I ragazzi a volte mi dicono che sono l’unico rapper che ascoltano. Mi parlano di aver vissuto quello che racconto io. Mi abbracciano e mi danno i bacetti, come se fossi il loro zio.
La cosa che più ti ha scottato negli ultimi anni?
Le cose belle succedono, ma ci sono delle difficoltà. Molto spesso la superficialità con cui si affrontano i rapporti professionali mi toccano. Quando si condivide tutto e poi finisce, mi fa male, perché sono molto empatico, sono un romanaccio sotto questo punto di vista.

Christian D’Antonio

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)