La prima volta che ho letto Bruce Lipton, mi si è aperto tutto un Mondo nuovo davanti agli occhi. L’idea che il nostro futuro non fosse scritto nel DNA delle cellule, ma che fosse responsabilità degli individui e dei loro pensieri, era di grande conforto perché dava una speranza alle persone e in molti casi ad intere famiglie in cui si registravano malattie genetiche o degenerative frequenti.
Abbiamo l’abitudine ad etichettare le cose, ad attribuire significati e significanti positivi o negativi a seconda della frequenza dei nostri pensieri. Eppure il mondo si muove in modo più semplice.
“Il messaggio “i geni controllano la vita” è costantemente ripetuto attraverso ogni livello dell’istruzione superiore, dalla scuola elementare fino alla laurea e alla facoltà di medicina. Il grande pubblico è stato condizionato a credere che il corpo umano rappresenti un automa geneticamente controllato. A sostegno di questa credenza, attribuiamo le nostre capacità e, ancor più importante, le nostre incapacità alle caratteristiche dei codici genetici ereditati. Poiché a quanto pare i geni controllano i tratti caratteristici della vita di una persona e, dato che non abbiamo potuto scegliere i geni che ci sono stati forniti al concepimento, potremmo considerarci, a giusto titolo, vittime dell’ereditarietà”
Lipton racconta che non è affatto così terribile come si pensi, che non siamo stati “programmati per essere sottomessi al potere dei nostri geni” ma che possiamo dirigere le nostre vite attraverso i nostri pensieri e le conseguenti azioni che andremo a compiere.
La paura è una variabile costante nelle nostre vite, e nel DVD “LE BASI DELLA BIOLOGIA DELLE CREDENZE” (MACRO EDIZIONI) questo concetto è affrontato in modo freddo e distaccato, ma assolutamente efficace. Ci sono persone, sostiene Lipton, che “percepiscono i loro geni come bombe a orologeria, aspettando che il cancro, o qualche altro catastrofico male potenzialmente letale, esploda nella loro vita. Milioni di altre persone attribuiscono lo stato negativo della loro salute, come per esempio i disturbi cardiovascolari, all’inadeguatezza dei meccanismi biochimici del loro corpo. Genitori turbati sono pronti a dare la colpa del comportamento sregolato del loro bambino a “squilibri chimici” nel cervello”.
Molto interessante ed educativo il passaggio in video il cui parla anche dei bambini e dell’Amore: “Il segnale più importante di crescita per le persone è l’Amore. Supera persino il bisogno di nutrirsi, un bambino che riceve amore crescerà bene. Uno che non ne riceve avrà problemi nella crescita. Per esempio negli orfanotrofi in Europa orientale dove i bambini si da molto cibo ma poche attenzioni, ogni aspetto del loro sviluppo della loro intelligenza è ridotto. Molti di loro sviluppano forme di autismo. Perché durante la crescita hanno iniziato ad erigere un muro protettivo per la mancanza di amore e si sono chiusi al mondo esterno”.
Lipton spiega in modo semplice e chiaro concetti fondamentali per la crescita evolutiva delle nuove generazioni, che non saranno più vittime dei Media, dell’ereditarietà e dei loro geni e che potranno scegliere finalmente come indirizzare i loro pensieri e riprogrammare il loro destino. Non siamo vittime dei nostri geni. Gli sbalorditivi progressi della fisica e della biologia cellulare hanno recentemente fatto crollare i sostegni filosofici della biomedicina tradizionale. Il destino di tutti noi è finalmente nelle nostre mani.
Luana Salvatore