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BIAGIO ANTONACCI, MUSICA IN LIBERTÀ CONTRO LA PAURA

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DiChristian D'antonio

Nov 27, 2015
biagio
foto stampa

È stata una serata di festa e di sospiri quella che ha avuto come protagonista Biagio Antonacci, una delle poche star della musica italiana che riempie gli stadi di questi tempi. Eppure ci si ritrovava nel più contenuto Alcatraz, laddove qualche giorno prima si era registrata la cancellazione di un evento metal per paura di attentati e regole di sicurezza. Ecco spiegato l’enorme dispiegamento di forze dell’ordine all’evento milanese di lancio di BIAGIO, la monumentale raccolta di Biagio Antonacci in uscita il prossimo 27 novembre su etichetta Iris / Sony Music.

Questo nuovo lavoro discografico è costituito da 3CD, che contengono 4 nuovi brani inediti, 2 nuove versione riarrangiate di brani storici, oltre a 48 successi rimasterizzati tratti dal repertorio del cantautore. Inevitabilmente la serata è stata una cavalcata del suo repertorio, che è anche un bene perché l’esecuzione live ti riporta alla mente gli ultimi 25 anni di storia non solo di Antonacci, ma in qualche modo dell’Italia. E ti riscopri suo fan, perché essendo stata la radio sempre una sua alleata, ci sono dei pezzi che ti sono entrati dentro e nemmeno lo sai. Ci Stai, Insieme Finire, Quanto Tempo e Ancora o Ritorno ad Amare sono tutte frutto del suo personale linguaggio compositivo che lo ha fatto esplodere in una mania collettiva, in un abbraccio col suo pubblico che è andato via via allargandosi. “La libertà è la nostra arma contro la paura e il terrorismo – ha detto nelle prime battute – e voi mi state regalando col vostro coraggio una serata che mi ricorderò per sempre”.

Dovendo ricominciare un tour che lo mette di nuovo a nudo col suo pubblico (in allegato alla raccolta deluxe c’è anche un volume di poesie), è stata una scelta “facile” ripartire dall’Alcatraz pieno di fedelissimi arrivati da tutta Italia. C’è però da dire che il prestante Biagio, che anche sulla cover della compilation ammicca al suo lato sexy che dirompe da quella famigerata copertina di Vanity Fair in poi, si offre con onestà e senza filtri.

È anche furbo e consumato mestierante quando dosa la voce e regala al pubblico la ribalta per i pezzi più acuti. Ma è coraggioso quando riprende Liberatemi in versione simil-new wave coi Negramaro in virtuale (proiettati sullo schermo) e soprattutto quando si dà in pasto alla folla acclamante con un pezzo dance retrò come il nuovo Corto Circuito. È davvero lui? Sicuramente piacerà, ma a tratti disorienta.

Fiore all’occhiello del nuovo disco è sicuramente l’inedito onirico scritto da Franco Battiato, Aria di Cambiamento, mentre il clou della serata è Se è vero che ci sei cantata con Federico Zampaglione. Almeno sul palco dell’Alcatraz, Milano-Roma fanno bella figura assieme.

E poi l’epifania di Non Vivo Più Senza Te. Chi l’avrebbe detto che il tarantolato pezzo estivo di qualche anno fa sarebbe diventato un marchio di fabbrica per sempre associato all’Antonacci conosciuto per le ballad stile Se Io Se Lei. È un vero trionfo, aumenta di intensità con passar del tempo e il pubblico lo ama. E Biagio lo esalta ancora di più ricreando il suo modello Madonna-Gogol Bordello, con i musicisti, su tutti il batterista Mika Ronos, la scoperta personale di Biagio sul web, a fare festa come al paese. È un trionfo di italianità e di buoni sentimenti. Viva lui e chi gli va dietro.

Christian D’Antonio

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)