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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

Beautiful Colors, la storia a poster dei Duran Duran

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DiChristian D'antonio

Mar 9, 2014

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Non è solo un tesoro per i collezionisti della più grande Brit band degli anni 80. Beautiful Colors, la retrospettiva a colori della storia dei Duran Duran raccontata attraverso i poster promozionali della loro carriera, è un libro di arte visiva e grafica che ogni appassionato di musica e visuals dovrebbe avere.

Ad averlo ideato e realizzato è stato Andrew Golub, un collezionista di Seattle famoso tra la fan base della band inglese, tanto da essere stato immortalato in tutta la sua passione nel film Something you Should Know del 2008. Andrew, conosciuto anche come Durandy, ha dedicato gran parte della sua vita ad ammassare memorabilia della band da tutto il mondo. Il suo campo d’elezione però, sono stati sempre i poster. E quando ha deciso di fotografarli (uno sforzo encomiabile, data la dimensione di parecchie di queste reliquie, talvolta anche autografate a dimensione da parete) ha dovuto poi fare delle scelte. Nel libro quindi si trovano ritratti quindi specialmente poster promozionali e ufficialmente distribuiti da case discografiche e promoter di eventi live. Per intenderci, non troverete quelli che si staccavano dal centro dei settimanali teen.

Ed è un bene, perché innanzitutto si tratta di materiale approvato dagli artisti stessi e da illustri grafici e fotografi che hanno lavorato per i Duran Duran. Il che non è da sottovalutare, visto che ci troviamo di fronte a immagini scattate o disegnate da nomi leggendari. Fin Costello per l’album di debutto del 1981, Nagel per Rio, Malcolm Garrett per Seven and The Ragged Tiger. Poi ci sono gli scatti di John Swannell ed Horst per Notorious. Chicche uniche, come i poster psichedelici del Fillmore di San Francisco, uno dei pochi venue americani che storicamente per pubblicizzare i proprio show ricorreva ad artisti locali che reinterpretavano a modo loro loghi e grafiche. Questi poster sono diversi da tutti gli altri.

Per chi pensa che la golden age del music poster, e anche dei Duran Duran, sia confinata ai primi anni 80, qui ci sono delle sorprese. Il libro è una carrellata che arriva fino al 2012, con copiose raccolte di poster, alcuni  mai visti, che si concentrano anche molto sulla parte più recente della loro carriera. Clunie Reid ha realizzato dei visuals astratti molto interessanti per l’ultimo album All You Need Is Now e qui è riprodotta in tutte le sale. Anche la Reid, come gli altri, oggi è esposta nelle maggiori gallerie d’arte del pianeta. E qui ce li abbiamo uno dietro l’altro a portata di mano. Imperdibile per chi vuole capire a fondo la decade dello “style over substance” (ma qui di sostanza ce n’è e come). Affascinante per chi credeva che i poster fossero destinati all’uso e getta. Nostalgico per i molti fans italiani che ritroveranno immagini che hanno stampato nel cuore, specie da quel mitologico tour del 1987 quando le città della penisola erano invase da immagini dei singoli componenti della band che annunciavano “Sarò a Roma”. Erano talmente popolari, che i poster non avevano nemmeno un richiamo al nome del gruppo, non ce n’era bisogno.

Fondamentale per studiare il marketing estetico di un gruppo pop che è nella storia della musica per aver proposto per primo l’immagine come strumento di vendita globale. Nemmeno i Beatles hanno avuto un libro così.

https://www.facebook.com/DurandysBeautifulColors

Il volume è ordinabile qui:

http://www.amazon.com/Beautiful-Colors-The-Posters-Duran/dp/0615357555

CHRISTIAN D’ANTONIO

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)