Il Natale di questi tempi, si sa, è incerto nella gestione della quotidianità ma forte nello spirito di condivisione e, forse, nel messaggio di inclusività che dovrebbe trasmetterci, sempre che abbiamo imparato la lezione degli ultimi tempi pandemici.
È a questo sentimento che gli Avenida di Francesco e Stefano Capasso, cantautori e compositori foggiani, hanno dedicato un brano inedito dal titolo “Buon Natale“, un brano che racconta la speranza, che vuol lanciare un messaggio in un momento ancora molto difficile per molti…
“Non è un metro di distanza, non è questa lontananza che ci lascerà da soli“: questi versi iniziarono a venir fuori lo scorso anno, in pieno lockdown, con quel Natale così strano e atipico che ognuno di noi ha vissuto, dalla sapiente vena cantautorale di Francesco Capasso.
Il progetto ha poi preso forma grazie alla collaborazione del pianista Stefano Capasso, che ne ha curato la parte musicale e gli arrangiamenti, di Giuseppe Capasso al basso e Luigi Capasso a batteria e percussioni, Michele Tempesta al flauto, Leo Marcantonio alle percussioni, Pierluigi Vannella alla chitarra e cavaquinho.
Le voci sono quelle di Francesco Capasso, Michele Bottalico, Luca Delli Carri, Mara De Mutiis, Mirella Foschi, Sarah Sportaiuolo, la cubana Claudia Portuondo, tutti professionisti di spessore. La produzione audio e video ancora una volta è stata affidata al Clab Studios di Angelo De Cosimo.
Oltre 16 mila visualizzazioni in pochi giorni soltanto su facebook, a testimonianza del fatto che il nostro territorio è ricco di arte e artisti che, quando si uniscono, per spirito di amicizia e condivisione, senza invidie o protagonismi, fanno battere il cuore.
Un passaggio del brano poi è dedicato proprio alla città di Foggia: “Un Buon Natale a chi non prova più emozioni, a questa mia città che ha ritrovato i suoi colori“, un segno di speranza in tempi bui dove però ci resta il conforto delle istituzioni. “Una delle cose che più mi ha colpito? – racconta Francesco Capasso – Che questa canzone sia arrivata nelle scuole di Foggia, che sia piaciuto molto a bambini e ragazzi e che alcuni insegnanti lo abbiano utilizzato come spunto di riflessione su un tema molto sentito e cruciale come l’inclusione. La musica, a volte, fa più di ciò che immaginiamo“.