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ARENA SUZUKI ’60’70’80 AMADEUS INFIAMMA L’ARENA DI VERONA

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Set 13, 2021
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Foto: Assunta Servello

Ieri sera AMADEUS con “ARENA SUZUKI ’60 ’70 ’80” ha riportato all’ARENA DI VERONA artisti leggendari e canzoni iconiche che hanno segnato trent’anni della nostra storia!

 
Uno show che si è aperto con gli Europe e l’epica “The Final Countdown”, che ha fatto impazzire il pubblico con i Village People e i loro classici, con Sandy Marton su “People from Ibiza” e con Samantha Fox e la sua “Touch me”, che ha visto Amadeus mettersi più volte in gioco in prima persona, fino a salire sul palco in un perfetto outfit anni ’80 con Johnson Righeira.
 
Gianna Nannini, Loredana Bertè, Orietta Berti, Alan Sorrenti, Umberto Tozzi, Maurizio Vandelli, Edoardo Vianello, Sandy Marton, Sergio Caputo e Raf hanno fatto ballare e cantare a squarciagola il pubblico, mentre il tempo sembrava essersi fermato negli anni più iconici della musica italiana e mondiale.
 
Si sono succedute canzoni indimenticabili come “THE FINAL COUNTDOWN”, “YMCA”, “BELLO E IMPOSSIBILE”, “NON SONO UNA SIGNORA”, “TI AMO”, “FIGLI DELLE STELLE”, “SELF CONTROL”,  “VAMOS A LA PLAYA” e tanti altri brani interpretati dagli artisti originali, canzoni con un infallibile potere evocativo senza tempo e così forte da coinvolgere il pubblico di tutte le generazioni. Immancabile l’omaggio a Raffaella Carrà, icona di ogni decennio, con Amadeus che ha lanciato dalla consolle la “Carrà Compilation”.
 
Cresce l’attesa per il secondo e ultimo appuntamento di “ARENA SUZUKI ’60’70’80” che si terrà domani, martedì 14 settembre! Sono ancora molti gli ospiti attesi sul palco con le loro canzoni leggendarie, dagli Alphaville di “FOREVER YOUNG” agli Opus di “LIVE IS LIFE”, da Gazebo di “I LIKE CHOPIN” a Tony Hadley con “GOLD” e “TRUE” degli Spandau Ballet e poi Roberto Vecchioni, Patty Pravo, Donatella Rettore, Sabrina Salerno, Ivana Spagna e tanti altri!
 
Questi show, che segnano la prima volta di Amadeus alla conduzione sul palco dell’Arena nella “sua” Verona, portano il pubblico a rivivere tre decenni emozionanti della musica in Italia, punteggiati dai racconti del padrone di casa, che fanno da filo conduttore durante le serate.
 
Amadeus si trova perfettamente a suo agio nel ruolo di dj – molte di queste canzoni, infatti, sono le stesse che proponeva nelle serate in discoteca all’inizio della sua carriera e poi quando si è fatto strada nel mondo della radio – e da subito accende l’entusiasmo del pubblico.
 
Con lui in consolle, Massimo Alberti, collega e amico con il quale condivide la stessa passione per la musica.
L’Arena di Verona, proprio quel Tempio della Musica dove tanti artisti hanno ricevuto la loro consacrazione, ieri sera è diventata una grande macchina del tempo e lo sarà ancora una volta domani!