Nel nuovo album D’Io il rapper milanese Dargen D’Amico ha fatto un salto. Uno di quegli step necessari per essere definitivamente considerati tra i grandi, con non pochi rischi. Ha scritto un brano sull’amore/odio per la sua città (Amo Milano) e uno sulla sua generazione (La Mia Generazione). Anche il titolo stesso del disco non è da meno, se si considera la provocatoria posa di copertina. Dargen, acclamato autore, si sente Dio o è un gioco di parole per descrivere quanto di personale c’è nel nuovo, intenso lavoro?
“Ho sempre fatto una scrittura che oscilla tra il personale e il particolare – ci ha detto presentando D’Io a Milano in un’affollata conferenza – e dopo 10 anni di canzoni mi son guardato molto dall’interno. Per il brano generazionale, sono l’ultimo di molti artisti che lo hanno fatto. Non sono la voce della mia generazione, ma il riflesso. Il testo è il tentativo di sentirsi accomunati da qualcosa di uguale che ti ha toccato. Con questo credo che anche il Papa o Andreotti ai loro tempi avessero sensazioni simili”.
Altro momento controverso del lavoro di Dargen, a quanto si percepisce molto atteso da fan e addetti ai lavori, è la canzone che chiude il disco, Modigliani: “Vorrei che gli artisti potessero sfruttare il clamore che regala la morte. Quando metto i dischi di Mango nelle serate…ora è visto come un momento sublime, fino a qualche mese fa era vissuto come revival trash”.
Dargen è stato responsabile finora di molte scoperte del panorama indie italiano, non necessariamente rock, ovviamente. La sua collaborazione con Andrea Nardinocchi è esemplare. “Ma lui è andato al festival e io no – dice – anche se mi piacerebbe perché ho sempre pensato che le compilation di Sanremo siano una testimonianza dei tempi. Dipende da come lo fai, Andrea ha sofferto di stress sicuramente”. E i talent? “Me ne hanno proposti, ma secondo me sono come l’Italia: da lontano è un posto splendido per viverci, poi da vicino ti cadono le braccia”.
Ci avevamo visto giusto quando aprendo il libretto del cd abbiamo letto la sua frase: È sempre un’occasione importante quando si ha la possibilità di dire qualcosa. E Dargen D’Amico ne ha davvero tante da dire.
Christian D’Antonio