“Alice nel Paese delle Meraviglie e il Disastro delle Torri Gemelle” è forse uno dei libri che farà vergognare l’America. Scritto da David Icke, studioso di storia segreta e cospirazione, famoso giornalista e conferenziere, in occasione del decimo anniversario dell’attacco terroristico agli Stati Uniti narra tutti i retroscena di quel giorno funesto che ha cambiato il volto al mondo.
Un libro-inchiesta, che ha la pretesa di svelare all’opinione pubblica, le verità nascoste che si celano dietro gli avvenimenti dell’11 settembre. L’autore riporta le trascrizioni delle telefonate tra le basi delle compagnie aeree e le torri di controllo, le registrazioni delle chiamate del presidente Bush ai suoi collaboratori e tutte le menzogne, le manipolazioni, le contraddizioni e anomalie raccontate all’America e al mondo intero. Un testo molto attuale per gli argomenti che tratta e per le vicende ancora in corso di svolgimento. Pur essendo ancora moltissime le domande relative a questa triste vicenda, questo libro è un buon punto di partenza. Quali furono le vere motivazioni che spinsero “qualcuno” a lanciare due aerei passeggeri contro il World Trade Center e un altro contro il Pentagono? Furono pilotati da terroristi o erano teleguidati? È veramente Osama Bin Laden il mandante degli attentati? Rispondendo a tutte queste domande, David Icke ci presenta una realtà talmente singolare da sembrare inverosimile e talmente cupa da lasciare sgomenti. L’autore, infatti, inserisce gli accadimenti dell’11 settembre in una visione d’insieme molto più ampia da cui risulta che l’attentato e la conseguente “guerra al terrorismo” fanno parte di una strategia programmata da anni, volta a rendere l’umanità prigioniera in un mondo di terrore, con il fine di soggiogarla e controllarla.
«Il fine ultimo è il controllo sulle scelte relative al corpo, alla mente, alle emozioni e alle percezioni – narra Dicke nel suo libro – È importante che chi si oppone a tutti questi problemi e ingiustizie apparentemente diverse si renda conto di essere manipolato da uno stesso gruppo per uno stesso fine ultimo: il controllo delle masse. Questo, e la cerchia di persone che vi sta dietro, è il filo rosso che lega la globalizzazione, gli additivi alimentari, i cibi geneticamente modificati, gli antiparassitari mortali usati in agricoltura, il fluoruro addizionato all’acqua, le radiazioni delle centrali nucleari, i pericoli delle vaccinazioni, la rete mondiale del narcotraffico, lo scandalo delle banche, il debito e la povertà del “terzo mondo”, la distruzione delle foreste pluviali, i sempre più diffusi mezzi di sorveglianza e lo smantellamento delle libertà civili».