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testata giornalistica – reg. Trib. terr. n. 2/2010

Cassette Reading, ora il tape è un culto

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DiChristian D'antonio

Set 10, 2013

LocandinaSimultaneo e nostalgico, al passo coi tempi ma con un occhio alle decadi d’oro della discografia mondiale. Il Cassette Store Day, indetto in tutto il mondo il 7 settembre scorso è stato davvero un successo. Per chi ama il supporto “fisico” che non c’è più, quello della parzialmente dimenticata musicassetta, figlia di un’epoca che, soprattutto per proposta musicale di qualità, sembra sempre più lontana.

Eppure quei momenti, a cavallo fra i 70 e gli 80 ritornano attraverso i ricordi e le rievocazioni di chi la musica la faceva anche solo mixando i tapes o incollando uno in fila all’altro i brani preferiti, quelli che oggi si mettono in sequenza su iTunes. E poi inesorabilmente si perdono nei percorsi infiniti dei nostri pc. Che a volte collassano, altre volte si azzerano. Le mc no, resistono, riavvolte con la biro o stipate in scatoloni che non si sa dove sono riposte.

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Christian D’Antonio e Marco Drago, animatore della serata milanese

Non per gli animatori della serata-evento milanese, che ha visto all’Ostello Bello riunirsi grazie al Mixtape Fanclub, nato per raccontare e promuovere la musica ai tempi del digitale attraverso il format dei mix tape, i fan del vecchio supporto fonografico, ora oggetto di culto vintage. Il club è stato fra i partner italiani dell’iniziativa con un Cassette Reading che fa parte di una serie di eventi che si sono svolti allo storico store Rough Trade di Londra e in contemporanea a Brooklyn, New York, Chicago, Miami, Stoccolma, Praga, Buenos Aires e altre. L’idea, c’è da giurarlo, avrà un seguito molto più clamoroso, un po’ come è successo per il recupero del vinile, che oggi è tornato a essere oggetto prezioso e show off dei grandi magazzini musicali (quei pochi rimasti, almeno).

A Milano lo hanno raccontato Lorenzo Barbieri, il fondatore e direttore di Mixtape Fanclub, e tra gli altri, artisti e ospiti diversissimi tra loro. L’attrice Justine Mattera, ad esempio, ha ripescato un tape (prestato) di Black Celebration dei Depeche Mode, ricordando i fasti della British Invasion quando lei ragazzina di Long Island registrava alla radio i pezzi cool degli artisti britannici degli anni 80. Il giornalista e speaker radiofonico Marco Drago è intervenuto come “ponte” tra un passato fatto di nastri impolverati (la sua scelta: i Devo che rifanno Satisfaction) e letture ultra-tecnologiche sul suo kindle. Il collega Paolo Madeddu ha parlato della funzione “social” della cassetta, quando lo scambio era un modo per cuccare o conoscere propri simili. Garbo, il duca bianco italiano, primo tra i new wavers nostrani, ha scelto invece di far ascoltare un pezzo le

gato alla tv.

E così siamo anche al recupero della classica C-90. In America il crowd funding sta spingendo un interes

sante documentario su vita, morte e miracoli della musicassetta (raccolti 249mila dollari finora per Cassettefilm.com). Se volete stare al passo coi tempi (di recupero, s’intende), seguite http://www.mixtapefanclub.com/.

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Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)